“La casa dei cuori sospesi” di Clara Caroli
Moncalieri, con il suo verde lussureggiante – ”Questa strada, costeggiata da fitti boschi, alberi secolari, ville nascoste nel verde come nobildonne ritrose, aveva la capacità di alleggerire lo spirito e far dimenticare gli affanni” – è il luogo dove Clara Caroli ha ambientato il suo romanzo, “La casa dei cuori sospesi” (La Corte Editore 2019, pp. 234, euro 17,90), dove personaggi comuni, come la ragazza della porta accanto, sono uniti dalla ricerca – a volte affannosa, a volte dolorosa – dell’amore, quello vero e non la mera finzione che cinici incontri possono sbolognarci.
“Perché tutti sono alla ricerca dell’amore. Perché tutti a questo mondo vogliono essere amati.”
Romina ha una storia, tutta sbagliata, con Matteo. Stella ha un suo prototipo ideale nettamente agli antipodi con quelli dell’amica, convivente e socia in affari. Sebastiano, fa il veterinario e ama gli animali, tanto da aver reso il suo lavoro una missione. Robert il giardiniere rimane folgorato da un fiore, l’amarillo. Carol, nella sua vita, convive solo con un gatto obeso e non vuole impelagarsi in storie durature.
Il romanzo è il racconto delle peripezie, che i personaggi vivono, facendole vivere anche al lettore, nella loro ricerca di amore ideale. Le loro, sono storie intrecciate costantemente costeggiate da un burrone, pronto a risucchiarli, e da cui a loro volta si difendono, sfoderando le loro taglienti unghie da gatto che li rende stabili, pur camminando sul ciglio. Sono reali, consci dei propri limiti e delle proprie debolezze. “Bastano pochi secondi di libertà, seguiti dalle parole matrimonio o convivenza, per dare l’avvio a un massiccio piano edilizio per la costruzione di castelli in aria”. E poi, arriva Sebastiano, quello diverso, quello che accentua i difetti negli altri – quello che per Romina e gli astri di Orsetta è l’uomo ideale – quello che tristi eventi ne boicottano il destino. Lui sa amare, sa cos’è l’amore. “La vedi, vecchio mio? È arrivata per te – Guarda la neve, Marshall, e immagina di essere là fuori…. – La senti la neve sotto le zampe? Senti com’è dura e fresca? Corri sulla neve, Marshall, corri, più veloce. Vai così, non fermarti. Bravissimo, stai volando. Vola, amico mio, vola… – Poco dopo sentì il torace fermarsi sotto le sue dita.”
Clara Caroli veste in chiave moderna la storia d’amore per eccellenza. I personaggi sono attuali, il linguaggio è frizzante nonostante il tema sia antico, in tutte le sue sfaccettature. Le emozioni alternano a tristezza e dolore, commuovendo il lettore, come durante la morte di Marshall, affetto e amicizia, dimostrate da Meo e Jorge. Malinconico, ma con un lieto fine. Un libro da leggere in una notte.
“Rallenta, e ciò che stai inseguendo si avvicinerà e ti prenderà.”
Marisa Padula