LA CANZONE È FEMMINA AL TEATRO DELLA COOPERATIVA
Dal 4 al 9 dicembre è andato in scena al Teatro della Cooperativa di Milano in prima nazionale lo spettacolo “La canzone è femmina” scritto e interpretato dai Duperdu. Il duo Duperdu, formato da Marta M. Marangoni e Fabio Wolf già facenti parte del cast del fortunatissimo spettacolo sempre sold out “Opera Panica” andato in scena a novembre al Teatro Franco Parenti, hanno portato in scena uno spettacolo coinvolgente e divertente, recitato e cantato, che parla delle donne e le esalta, perché ancora oggi, nonostante i progressi, la figura femminile deve ancora combattere per farsi strada in un mondo dominato dal maschile.
Il tutto inizia con il parto, la maternità, il dono della vita, che comporta sì dolore, ma è un dolore che (ironicamente) passa cantando. E la nuova vita che ne esce, sotto forma di orsacchiotta di nome Dalia, viene educata portando esempi di emancipazione femminile. Ma non solo. La donna sta ancora lottando per i suoi diritti e per il suo spazio nella società anche se nel corso degli anni molte donne per fortuna, sono riuscite a emergere, ma sono sempre troppo poche rispetto alle figure maschili. Così nello spettacolo il duo Marangoni-Wolf (duo artistico, ma anche compagni di vita) mette in scena stralci di una convivenza in cui le caratteristiche del maschile e del femminile sono inequivocabili ed emergono in modo ironico e spontaneo. Non manca mai fra i due la grande intesa e l’alchimia, che trapela dalle canzoni che condiscono lo spettacolo, scritte da loro. In circa un’ora e mezza vengono rievocate alcune grandi donne della storia, donne forti che hanno avuto prevalenza sull’uomo, come l’astrofisica Margherita Hack, la scrittrice di romanzi erotici Anaïs Nin, Virginia Woolf, Emma Jung, Simone De Beauvoir, ma anche personaggi letterari divenuti celebri come Desdemona e Lady Macbeth. Questi e altri esempi forniscono una strada da conoscere e da assimilare, fino ad arrivare alle staffette partigiane nella figura di Stellina Vecchio, e di Lia (la partigiana Gina Galeotti Bianchi) a cui il direttore artistico del Teatro della Cooperativa, Renato Sarti, ha dedicato uno spettacolo dal nome “Nome di battaglia: Lia”.
“È nell’anomalia che risiede il senso più profondo della scienza.”
Da menzionare la presenza video di Debora Villa, esilarante, che nello spettacolo è definita “musa ispiratrice” e anche di un’ospite diversa ad ogni replica, che porta sul palco del teatro la propria storia ed affermazione. Le ospiti che hanno preso parte alle repliche dello spettacolo sono state: Claudia Pinelli (Presidente Anpi Niguarda), Jole Milanesi (Magistrata), Diana De Marchi (Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano), Ira Rubini (giornalista di Radio Popolare) e Donatella Massimilla (regista CETEC dentro/fuori San Vittore). A fine spettacolo il pubblico esce da teatro canticchiando le canzoni dei Duperdu insieme al loro messaggio e aspettando il loro prossimo spettacolo. Bravi.
Roberta Usardi