“La buona speranza” – Il primo romanzo di Fabrizio Iacobazzi
“La buona speranza” (Robin Edizioni, pp. 376, euro 16), è il primo romanzo di Fabrizio Iacobazzi. La buona speranza alimenta segretamente in nostri desideri che, così nutriti, riescono a vivere e a farsi spazio nonostante le nostre paure più profonde. E questa storia, raccontata con la lentezza che occorre a un buon sentimento per crescere, ne è la prova. Leggendo questo romanzo si ha come la sensazione di leggere il copione per una fiction: una storia d’amore, o quasi, con intorno tutto quanto occorre per un’ottima sceneggiatura: la scuola, gli insegnanti, gli alunni, i colleghi, gli amici; e poi lo sport, la musica, gli amici della band con i quali ci si incontra per provare i classici del rock degli anni 80’.
I protagonisti, Catia e Lucio, sono due giovanissimi insegnanti di un liceo di Roma. Catia insegna matematica allo stesso liceo ormai da quattro anni; Lucio, che insegna biologia, arriva quell’anno a settembre. Un racconto che ha esattamente la stessa durata dell’anno scolastico. Infatti, l’autore divide il romanzo in mesi, iniziando il racconto da settembre per poi concluderlo con la fine della scuola, a giugno. E questi sono anche i mesi che occorrono ai due protagonisti per conoscersi, ogni mese un po’ di più, e ogni mese accade qualcosa che li avvicina o li allontana. Catia è una donna bella, gentile, un’ottima insegnante e amata da tutti. Convive però da anni con segrete paure che nel tempo sono sfociate in piccole fobie. Nonostante la sua avvenenza e le sue capacità empatiche, non si è più innamorata e, anzi, pensare a un nuovo legame d’amore, la spaventa e le procura ansia. Lucio non è da meno: anche lui è bello, è uno sportivo e si rivela da subito anche un ottimo insegnante, con idee creative e innovative che rilanciano anche le attività sportive del liceo, creando dal nulla due squadre di basket, sport del quale è un gran conoscitore. Anche Lucio, nonostante una non comune bellezza e una spiccata simpatia e capacità empatica, non se la cava bene con le donne e da anni ormai pare aver messo il punto fine al capitolo relazioni nella sua vita. Tutto questo è fino al giorno in cui Catia e Lucio si incontrano, momento in cui in entrambi accade qualcosa di insolito, un’attrazione immediata che riesce a penetrare la barriera che per anni entrambi hanno costruito e che li ha resi immuni all’amore. O, almeno, così credevano. Grazie alla condivisione dell’ambiente di lavoro e alle brillanti idee di rinnovamento di Lucio, tra i due nasce una bella amicizia, con tutti i presupposti per trasformarsi in qualcosa di più importante.
Capitolo dopo capitolo, mese dopo mese, li vediamo fare un passo avanti nella conoscenza l’uno dell’altro, anche al di là dell’ambito strettamente lavorativo. Entrambi si accorgono di desiderare la compagnia dell’altro e, se questa cosa da una parte li rende molto felici, dall’altra risveglia antiche paure che rischiano di compromettere anche il loro rapporto d’amicizia. E si va avanti così, in un lentissimo tira e molla, con una infinità di dialoghi, capaci di mettere a dura prova anche il lettore più paziente. Ma per chi non molla e arriva fino a giugno, fino alla fine dei giorni scolastici, forse quella promessa che è annunciata nel titolo si rivela e la buona speranza si manifesta in un nuovo possibile inizio.
Letizia Chippari