“La biblioteca infinita. Raccontare i libri degli altri” a cura di Dario Pontuale
“Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca”, diceva il critico, scrittore e bibliofilo Jorge Luis Borges; esattamente come La Biblioteca di Babele, il famoso racconto dello scrittore argentino, da cui prende il titolo il volume curato da Dario Pontuale, “La biblioteca infinita. Raccontare i libri degli altri” e pubblicato dalla casa editrice Nova Delphi, che ci “offre una collazione di testi dalla quale affiorano alcune analogie”, spiega lo stesso Pontuale nella sua Prefazione al libro. Sono trentuno i saggi editi, “firmati da venti grandi autori, dedicati a ventiquattro celebri scrittori, presi da cinque differenti lingue e decifrati da diciotto illustri traduttori”, a ricreano nel nostro immaginario i “secolari scaffali di Borges”.
È un lungo, intenso e parsimonioso lavoro di studio quello di Dario Pontuale che ci racconta: “ad affascinarmi non era soltanto lo stile della prosa, l’efficacia dei contenuti, le metodologie comparatistiche; ma la capacità di scrittori e scrittrici di intelligere le altrui pagine, estraendone approfondite analisi, eque valutazioni squisitamente critiche, mai commercialmente elogiative o, peggio, precettistiche”.
Poe, Svevo, Woolf, London, Pavese, Conrad, Joyce, Lawrence, Tolstoj, Mansfield; un connubio di continenti e lingue differenti, a discorrere appassionatamente di Dickens, Hawthorne, Bronte, Flaubert, Shelley, Salinas, Austen, Stevenson, Defoe. “Raccontare i libri degli altri” è proprio questo che fanno, ognuno con il proprio piglio e il proprio bagaglio: un arricchimento continuo, un’infinita spirale. Un sottotitolo questo, che si ispira a Italo Calvino, “scrittore che, pur restando tale, lesse per oltre un trentennio storie partorite da menti diverse dalla propria, valutandole non soltanto per il mestiere di redattore einaudiano. I libri degli altri è il noto epistolario a cui si fa rifermento…”. Nasce, quindi, quel grande lavoro di cooperazione tra tutti i traduttori che hanno partecipato a questo progetto, il cui ricavato andrà in beneficenza all’ Associazione Alessandro Laganà Onlus. E sono: Teresa Bertuzzi, Claudia Boscolo, Luciana Ciliento, Andrea Comincini, Antonella Costa, Marzia Greenage Dati, Riccardo Duranti, Camilla Eracli, Matteo Lefèvre, Cecilia Martini, Valerio Nardoni, Fabrizio Pasanisi, Leonardo Marcello Pignataro, Alice Salion, Daniela Sandid, Francesca Sensini, Cristiano Spila, Enrico Terrinoni.
Ecco, quindi, un collettivo, o meglio un “collettivo venuto dal presente”, a lasciarci tra le mani un dono prezioso che ci riporta a sognare, come tra i salotti letterari della Stein.
Che immagine meravigliosa.
Marianna Zito