Da poco è uscito in radio e in digitale “Blu Sago”, il nuovo singolo del rapper palermitano classe ’98 GIELLE, all’anagrafe Giorgio Leonardi, nell’attesa dell’EP che vedrà la luce nelle prossime settimane. “Blu Sago” (produzione artistica, mix e master a cura di Dario Pellerito), segue il primo singolo “Onirico” e parla di esperienze di vita vissuta, sia positive che negative e di come spesso non basta la fortuna, ma serve lavorare continuamente con costanza fino a raggiungere i propri obiettivi e i propri sogni vivendoli lucidamente. L’abbiamo intervistato per saperne di più.

Ciao! Raccontaci il tuo percorso musicale.

La passione per il rap nasce da piccolo. Alle elementari ero attratto dalla rima e mi piaceva molto a scrivere piccole poesie su un quadernetto che custodisco ancora… Ho da sempre amato la musica e così decisi soltanto alle scuole medie di scrivere i miei primi testi in rima su basi musicali. Ero come incantato da tutto ciò che riguardasse il mondo hip-hop-underground, e così decisi di unire le due cose. Durante il liceo  registrai il mio primo brano in studio, e da allora non ho mai smesso.

Da poco è uscito il tuo ultimo progetto. Di cosa si tratta?

Il mio ultimo singolo, “Blu Sago”, parla di esperienze di vita vissuta, sia positive che negative e di come spesso non basta la fortuna, ma serve lavorare continuamente con costanza fino a raggiungere i propri obiettivi e i propri sogni vivendoli lucidamente.

Come nasce?

Ci serviva il sesto e ultimo pezzo di una raccolta più ampia e con il mio produttore, Dario Pellerito, decidemmo di farci trasportare un po’ dalla wave drill che c’è al momento, ovviamente con le nostre influenze e contaminando il beat rendendolo più musicale possibile. Abbiamo definito il genere come “emoziona drill”. Per gioco scrissi la bozza del ritornello urlando al microfono, il risultato ci piacque subito e decidemmo di continuare su quella direzione.

“Blu Sago” farà parte di un progetto più ampio?

“Blu Sago” rappresenta il secondo e ultimo estratto prima dell’uscita dell’EP. Siamo davvero agli sgoccioli… Restate connessi!

Quali sono state le influenze musicali?

Sono nato ascoltando musica. I miei genitori sono da sempre dei grandi appassionati. Mia madre di musica classica, mio padre di metal; inconsapevolmente subii un mix di influenze e crescendo ho definito i miei gusti musicali fino ad arrivare a ciò che sono e ciò che faccio oggi. Mi lascio trasportare da tutti i generi, cerco di farli miei e di esprimermi attraverso i suoni che più mi piacciono. Senza dubbio il rap è il genere che amo in assoluto.

Quali sono i tuoi progetti per l’imminente futuro?

C’è in progetto tra qualche mese, se tutto va bene, la seconda laurea. Ma il sogno nel cassetto rimane sempre quello di vivere di musica… Spero di trasportarvi nel mio mondo tra un po’ con l’EP in uscita, non perdetevelo!

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