Intervista al cantautore Paolo Miano: l’emozione di “Un mazzo di fiori”
Lo scorso 12 gennaio è uscito “Un mazzo di fiori”, il nuovo singolo del cantautore catanese Paolo Miano, che anticipa la pubblicazione del disco “Revoluzione”. Paolo Miano torna a dieci anni anni di distanza dal precedente lavoro musicale (“Kokorozashi”); noi l’abbiamo incontrato per conoscerlo più a fondo e farci raccontare qualcosa sul nuovo singolo.
Ciao Paolo! Racconta agli amici di Modulazioni temporali il tuo percorso artistico e come nasce il tuo progetto solista.
Ciao a tutti! Ho cominciato a cantare a diciotto anni, in una band di matrice rock blues e hard rock, per poi passare all’alternative rock negli anni 90. Poi, dopo aver mollato la musica per circa una decina di anni, la voglia di ritornare sul palco ha ripreso il sopravvento, e quando mi sono ritrovato con un pugno di canzoni in mano che ritenevo valide nel loro genere (cantautorato pop) ho pubblicato un album chiamato “Kokorozashi”, che è uscito anche in versione spagnola per il mercato iberico. Poi ho lavorato per qualche anno in un progetto di electro-metal chiamato Chrome Sky (eh sì, Dr. Jeckyll e Mr. Hyde) con il quale ho pubblicato due album ed un EP. Per tornare infine al mio progetto solista con una nuova direzione artistica che, tornando verso il rock blues ed il soul, chiude un po’ il cerchio con i miei esordi
Di cosa parla “Per un mazzo di fiori”?
Il testo della canzone è ispirato ad una visita alla tomba di mio padre in occasione del ventennale della sua morte. Ho provato una forte emozione come se lui fosse lì vivo e gli stessi facendo una visita a sorpresa. Con quel mazzo di fiori in mano sembravo quasi diretto ad un appuntamento romantico, così mi sono venuti in mente i primi versi della canzone.
Quali influenza musicali troviamo nella traccia?
Dopo varie evoluzioni, la canzone ha preso la forma secondo me più adatta per esprimere il sentimento veicolato dal testo, ossia un rock blues grezzo ma con sonorità attuali, che si potrebbero accostare ad artisti come Gary Clarke jr. o Alabama Shake
Se avessi l’occasione di scegliere con quale big della musica italiana ti piacerebbe collaborare?
Purtroppo i big della musica italiana per i quali avrei fatto carte false sono tutti morti: Battiato, Dalla, Battisti, Pino Daniele… poi sicuramente ci sono anche tanti altri artisti validi con cui collaborerei volentieri
Un saluto ai nostri lettori
Un grande abbraccio ai lettori di Modulazioni Temporali e mi raccomando: cercatemi sui social per restare informati sull’album in uscita. Grazie a tutti!
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