Intervista a Natalia Moskal: dal nuovo singolo “Sole ad Est” ai nuovi progetti
Dal 24 gennaio è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Sole ad Est”, il nuovo singolo di Natalia Moskal, cantautrice polacca che amiamo molto e che abbiamo già avuto il piacere di intervistare in un paio di occasioni, quando uscì il disco “There is a star” nel 2020 (qui il link) e quando venne pubblicato il singolo “Guarda la luna” nel 2021 (qui il link). Un’artista a tutto tondo, che non si è mai fermata e che in questa nuova intervista, ci ha raccontato del nuovo singolo, e non solo.
Quando hai iniziato a scrivere “Sole ad Est” e come ti sei trovata nella collaborazione con Michael Fox Krol nella musica e con Paola Candeo per il testo?
Ho iniziato a scrivere questo pezzo alla fine dello scorso anno, avevo appena iniziato a lavorare con Michael, non avevamo mai lavorato insieme prima. È uno dei produttori musicali più talentuosi in Polonia, quindi sono molto felice che abbia accettato di lavorare con me. Con Paola ero già nella mia zona di comfort perché ci conosciamo da 3 anni, lei è anche la mia vocal coach e mi ha aiutato molto con la traduzione del testo che inizialmente era in inglese.
Il videoclip di “Sole ad Est” inizia con una dedica “Per la persona migliore che abbia mai conosciuto, la mia luce ed il mio custode.” Dato che il brano è dedicato a tua nonna, è stata lei per te la tua luce e la tua custode?
Sì, le ho dedicato questa canzone. Si chiamava Wendy, come Wendy Darling di Peter Pan. Era una persona molto simile a Wendy Darling, una donna buona, premurosa e protettiva. Mi manca molto.
Parlando sempre nel videoclip, la scenografia è ispirata a due testi della tua adolescenza, “Il Piccolo Principe” e “La bella e la bestia”. Quali sono, se ci sono, i testi che invece hanno importanza per te da adulta?
“Il Piccolo Principe” è un libro che mi ispira molto, credo che sia un libro perfetto per bambini e per adulti. Al giorno d’oggi mi sono dedicata tanto alla letteratura femminista, il mio romanzo preferito è “Piccole donne” di Louisa May Alcott e un racconto di Charlotte Perkins Gillman intitolato “The Yellow Wallpaper”.
“Sole ad Est” farà parte di un progetto più ampio, uscirà un disco?
Sì, ho in mente due album diversi. In questo momento sto lavorando a nuovi singoli che vorrei pubblicare quest’anno insieme a dei video musicali. Vi invito a seguire i miei social per essere sempre aggiornati.
Hai altri progetti in corso, oltre a quello musicale?
Sì, in realtà lavoro a molti progetti diversi contemporaneamente, e non sono legati alla musica. Uno di questi è la mia casa editrice, Fame Art. Pubblichiamo libri scritti da donne e sulle donne e attraverso la letteratura cerchiamo di trasmettere messaggi importanti, proprio come cerco di fare io attraverso la mia musica.
Nel tuo percorso artistico hai preso come riferimento diverse figure femminili, a quale donna ti senti più affine in questo momento? E, se potessi incontrare una donna del passato, chi sceglieresti?
A mia madre, lei è tutto il mio mondo. Mi piacerebbe incontrare George Sand e Ruth Bader Ginsburg (della quale abbiamo pubblicato il suo libro in polacco). Sono figure femminili incredibili, molto stimolanti e d’ispirazione.
Roberta Usardi
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