Intervista a Etta, la giovane artista campana che ha appena pubblicato l’Ep “Stress”
Etta, giovane musicista campana, ha partecipato a X Factor e vinto Area Sanremo. Oggi è tra i dodici finalisti del Primo Maggio Next, contest per nuovi artisti, ed ha da poco pubblicato l’Ep Stress.
L’abbiamo incontrata e con lei abbiamo parlato di musica, discriminazioni, donne e molto altro.
Ciao Etta, vuoi presentarti ai lettori di Modulazioni Temporali che ancora non ti conoscono?
Ciao ragazzi, sono Etta e faccio musica dal 2019, collaborando da allora con il mio producer V-Rus. Ho sperimentato tanti generi sulla mia pelle prima di aderire all’Extreme Pop, una corrente musicale da me fondata, che abbraccia l’idea di creare linee melodiche molto POP con un sound estremo.
Cosa ispira i testi delle tue canzoni?
Le minoranze, le disuguaglianze, le ingiustizie. Sono mossa da tanta rabbia e tenacia, un pizzico di autoironia e tanta irrequietezza.
È uscito di recente Stress il tuo nuovo Ep, stai già lavorando a nuovi brani?
Siamo sempre sul pezzo direi. Stiamo già lavorando ad un disco, e presto molto presto inizieremo a sganciare qualche altro singolo a bomba!
Qual è la canzone di Etta che tutti dovrebbero ascoltare?
B4. ( letto come before) Parla del mio passato di quella che sono stata, e di ciò che non voglio più essere. Rappresenta il mio mood, il mio sound e soprattutto i miei obiettivi.
Nel tuo Ep Stress affronti temi come la violenza sulle donne, problemi legati allo stress, quanto è difficile oggi essere donna e fare musica?
Molto. Purtroppo in generale è difficile essere donna in un mondo così maschilista. Credo che quello che posso fare sia scrivere e cantare di questo problema per mettermi al passo con una società che non mi rispecchia.
Ti sei mai sentita discriminata, in quanto donna?
Parecchio! C’è stato un momento, quando uscii da X Factor, in cui la canzone che avevo portato lì stava riscontrando parecchio successo. Feci l’errore di leggere alcuni commenti su alcune pagine social: la cosa che mi ha disgustata è che nessuno commentava realmente la mia musica, si limitavano a sferrare attacchi misogini dietro una tastiera. L’ho trovato così rivoltante da risvegliare in me tutta la rabbia di cui parlavo prima.
La musica può essere considerata l’antidoto per superare i problemi?
Non credo che la musica sia un antidoto, ma un buon anestetico/antidolorifico. Non dura molto l’effetto, ma quel poco ti fa stare davvero bene dimenticando di non essere invincibile.
Dove è possibile trovare gli aggiornamenti su Etta?
Su tutti i social. Basta scrivere ovunque Etta di Marco official ( tutto attaccato) e mi ritrovate con facilità 🤘😈
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