“Interessa l’articolo?” – La satira del vero cambiamento occupa con intelligenza il lunedì del Teatro Manzoni di Milano
Sbarca finalmente a Teatro, dopo radio e televisione, il format nato da un’idea di Luca Bottura ed Enrico Bertolino. Dà loro asilo, per il terzo appuntamento (il prossimo sarà il 6 maggio), il Teatro Manzoni di Milano.
Luca Bottura è giustamente riconosciuto, sin dai gloriosi tempi di “Cuore”, come una delle penne più intelligenti e velenose della nostra satira; Enrico Bertolino, allo stesso tempo artista, comico, economista, bancario, interista e soprattutto professionista della comunicazione, sa da sempre come raccontare il lato ridicolo della realtà che ci circonda. La formula di questo incontro-spettacolo è semplice: si parte dall’assunto, più che condivisibile, che la realtà della politica attuale, e di buona parte della stampa, abbia ormai ampiamente superato la fantasia e l’immaginazione del più fervido dei satiristi. Il fil rouge dello spettacolo è rappresentato da un’accurata rassegna stampa che vede protagoniste le testate più generose in questo senso (Il Fatto, Repubblica, Il Giornale e Libero), nella quale i due inseriscono interventi, battute improvvisate, provocazioni rivolte al pubblico, video d’annata sorprendenti e canzoni inedite (tra le migliori da segnalare “Alla Fiera del PD”, che non ci stupirebbe se prossimamente diventasse il nuovo inno del partito): il tutto con il sapore dell’”appena sfornato”, del “Just in time” (come direbbero i frequentatori del “Fuorimelone” di questi giorni), chiave assolutamente vincente per uno spettacolo “in diretta” davanti al pubblico. Le battute sferzanti della coppia sul palcoscenico non risparmia, come è giusto che sia, nessuno. Nemmeno noi spettatori, messi di fronte, sempre con grande stile, ai nostri silenzi, alla nostra ignavia. I due, Bertolino e Bottura, scelgono comunque intelligentemente di non abusare di noi pubblico più di tanto. Nell’epoca del presunto, e forse mistificatorio, “uno vale uno”, i ruoli sono al contrario molto chiari, così come la competenza di chi è “attore” dello spettacolo… che a volte è seduto tra il pubblico: il momento top della serata è probabilmente l’intervento, chiamato dal palcoscenico, del CEO inglese (nonché genero di Ciccio l’impulsivo) della nota multinazionale “’Ndrangheta”, brand esportato in tutto il mondo che dopo Abbiategrasso sbarcherà presto anche a Paderno Dugnano. Tanto credibile quanto esilarante fino alle lacrime. Qualche lacrimuccia, vera, anche per il finale “Chiudi San Siro”, dedicato ai nostalgici della Milano com’era ma a loro sconsigliato se deboli di cuore.
Lo spettacolo, che è basato sulla triste, ma spassosissima, se vista dall’esterno, realtà contemporanea, non poteva farsi mancare anche una rassegna stampa “creativa” di titoli e articoli che, se non oggi domani, prima o poi troveremo in edicola. Perché tutto quello che oggi possiamo solo immaginare è destinato purtroppo ad accadere, probabilmente elevato all’ennesima potenza. La nostra sensazione, dopo aver visto lo spettacolo, è che “Interessa l’articolo?” trovi proprio in Teatro, grazie al contatto caldo e ai rimandi che solo un pubblico “live” può restituire a chi è in scena, l’humus migliore per esprimersi. Uno spettacolo ogni volta diverso: siamo curiosi di scoprire il prossimo, il 6 maggio al Teatro Manzoni di Milano. Segniamocelo, come fanno con gli articoli Luca Bottura ed Enrico Bertolino con gli articoli che più li ispirano, con un bel tratto ironico di pennarello.
A. B.