Instabili Vaganti: scultura e arti visive nei nuovi episodi della web serie “SIE7E”
Scultura e arti visive al centro del racconto nei nuovi episodi di “SIE7E”, la web serie performativa sulle sette Arti ideata da Instabili Vaganti e promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.
La web serie performativa “SIE7E” (Italia – Spagna, 2021) prosegue la sua ricerca tra le sette Arti: il progetto, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, che nasce dall’incontro tra Instabili Vaganti e il collettivo spagnolo Cross Border Project in collaborazione con il Teatro de La Abadia di Madrid, si arricchisce di due nuovi episodi che indagano rispettivamente le Arti Visive e la Scultura. L’indagine di “SIE7E” si attua attraverso un linguaggio innovativo che attinge a diverse arti performative, le Compagnie raccontano un tema comune collaborando a distanza e passando attraverso la creazione di un codice emotivo universale, interculturale e multidisciplinare, capace di trascendere le differenze di lingua, razza, religione, mettendo al centro della scena virtuale un universo fatto di corpo, musica e anima.
Dopo l’Architettura e la Danza, i primi due episodi usciti tra febbraio e marzo scorso, la Compagnia Instabili Vaganti – formata dalla regista Anna Dora Dorno, dal performer Nicola Pianzola e dal musicista e compositore Riccardo Nanni – indaga questa volta le Arti Visive e la Scultura, rispettivamente nel terzo e quarto episodio della serie, consolidando quella multiculturalità che si concretizza nella collaborazione a distanza con artisti stranieri.
Il terzo episodio sulle Arti Visive è un omaggio alla pittura attraverso le parole di Van Gogh, girato in un campo di girasoli della Valsamoggia (Bologna), recita un testo tratto dalla raccolta Lettere a Theo, opera del pittore olandese la cui arte è sempre stata considerata in bilico tra creazione e follia. L’episodio vede una collaborazione con il collettivo spagnolo Cross Border e la regista Lucía Miranda che intervista Raúl Aguirre, giardiniere e illustratore con diversità funzionale intellettuale. Dal lavoro artistico di Raúl, nasce il progetto La Cabeza del Rinoceronte, una casa editrice che difende l’idea di diversità e il diritto alla differenza.
Nel quarto episodio, la Scultura, la Compagnia collabora con l’attore e drammaturgo spagnolo Jordi Pérez – già coinvolto nel progetto multidisciplinare Beyond Borders – che qui firma i testi e si cala nel ruolo di voce narrante. Il percorso drammaturgico vede, in questo episodio, il corpo umano quale strumento che si offre alla narrazione, in un continuo rimando tra la fisicità del performer Nicola Pianzola e la plasticità delle opere scultoree – mimesi dell’uomo – sottolineata dall’utilizzo sapiente in scena di luci monocrome direzionate. Con il supporto del Comune di Bologna e dell’Istituzione Bologna Musei, gli Instabili Vaganti scelgono, come location del quarto episodio, la Gipsoteca del Museo Civico Archeologico di Bologna che ha sede nello storico Palazzo Galvani sin dal 1881, anno della sua inaugurazione. Il museo ospita più di 200.000 opere e si colloca tra le più importanti raccolte archeologiche italiane e tra le più rappresentative della storia locale, spaziando dalla preistoria all’età romana e senza dimenticare la sezione etrusca e una ricchissima sezione egizia, tra le più importanti d’Europa.
Fino al 20 maggio, ogni due giovedì, gli episodi di “SIE7E” verranno pubblicati sul sito e sui canali social della compagnia Instabili Vaganti, dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e del Teatro de La Abadia.
Il duo artistico multidisciplinare Instabili Vaganti nasce nel 2004 per volontà della regista, performer e artista visiva Anna Dora Dorno e del performer, drammaturgo e film maker Nicola Pianzola e si contraddistingue per l’impegno civile e la ricerca artistica, l’innovazione nel teatro fisico, la sperimentazione nelle arti visive, performative e multimediali, nonché per la propria circuitazione mondiale. Instabili Vaganti ha presentato le sue produzioni e progetti in oltre venti paesi tra Americhe, Asia, Medio Oriente ed Europa, traducendo le proprie opere in tre lingue e collezionando numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui la nomination ai Total Theatre Awards al Festival di Edimburgo.
Cross Border Project nasce a New York come progetto personale di Lucía Miranda. Dal 2012 si stabilisce in Spagna, con un gruppo di artisti che lavorano nel campo del teatro, dell’educazione e dell’innovazione culturale e sociale. Con una visione sia locale che internazionale, ha sviluppato progetti in luoghi diversi come Rivas – Vaciamadrid, Medina de Rioseco, Parigi e Dakar, poiché Cross Border Project si esprime in spagnolo, inglese e francese.
Fotografie di Gloria Chillotti
Gli episodi sono visibili sul canale YouTube IIC Madrid:
Arti Visive:
Scultura:
e nella sezione #TeatroConfinado del sito del Teatro de La Abadía: https://www.teatroabadia.com/es/teatroconfinado/
Per il calendario aggiornato degli episodi visitate il sito di Instabili Vaganti