#InsiemeFestival – “In direzione contraria” con Erri De Luca e Zerocalcare
Per la prima volta insieme in pubblico per “Insieme – lettori, autori, editori” Marco Damilano modera Erri De Luca e Zerocalcare in un incontro “In direzione contraria”, e i più attenti penseranno subito alla citazione da Smisurate Preghiera di Fabrizio De André. E ancora il testo “La parola contraria” di Erri De Luca.
Ma cosa significa andare in direzione contraria e contraria rispetto a cosa?
Ed ecco l’accusa di istigazione al sabotaggio per la prima volta applicata a uno scrittore, per il suo essere favorevole alla lotta di resistenza della Valle di Susa, per presa difesa della salute, della vita di cittadini ignorati e della loro dignità. Dignità e salute non sono trattabili. Un’ostinazione con un risultato provvisorio. Un’opera da sabotare collettivamente.
Zerocalcare cosa ti stimola ad andare in direzione contraria? È una delle domande. Ma la risposta non vede contrarietà, ma solo atteggiamenti “di assoluto buon senso e regolarità”. Non si va in direzione contraria quando il pensiero è uguale a quello della gente, della Valle di Susa in questo caso. “Contrario è come viene raccontato” perché in quei luoghi il flusso è condiviso.
E allora cosa significa prendere le parti di qualcuno?
“È un sentimento di giustizia” per Erri De Luca, un sentimento in contrasto con la legalità, perché come ben sappiamo ci sono leggi ingiuste contro le quali il sentimento si ribella. E il sentimento di giustizia represso fa ammalare. Uno scrittore ha una grande possibilità: può parlare per tanti, la sua voce può essere strumento della voce di una comunità. E si arriva a una riflessione profonda, la differenza tra ciò che è e ciò che è stato.
La differenza con gli anni ’60 è che in quegli anni gli scrittori erano un qualcosa di “contagiosi e infettivi”. E sono proprio questi due aggettivi che utilizza Erri De Luca, aggettivi che oggi ci spaventano ma a cui lui concede ancore una connotazione positiva. Si pensa subito a Pier Paolo Pasolini, al contesto più favorevole, alla sua capacità intellettuale di cambiare opinione, al Pasolini sempre in strada e al suo grande coraggio fisico, “Pasolini è stato ammazzato come un nemico difendendo come un leone”.
Marianna Zito