“In una stretta di mano” di Maria Rosaria Intoccia
“Ho divorato i libri,/mi sono seduta tra i banchi di scuola,/sfoggio beltà e cultura, ma altro non sono che/un cembalo rimbombante/ vuoto e tonante e sai perché?/ Perché tutto/mi ha insegnato la scuola e la vita/tranne l’amore.”
“In una stretta di mano” di Maria Rosaria Intoccia (booksprint edizioni, 2022, pp. 94, euro 15,90) è una raccolta di componimenti, prose e saggi che hanno preso vita dal 1987 fino a oggi.
La stretta di mano, presente sin dall’immagine di copertina, è custode di promesse e racchiude protezione, amicizia e conforto. All’interno del testo si trovano riferimenti biografici, familiari e riferimenti a episodi che hanno portato a un cambiamento del percorso di vita dell’autrice sia da un punto di vista sociale sia religioso. Vi troviamo, inoltre, “sentimenti di rivolta interiore” verso la realtà politica, socio-ambientale e verso le esposizioni mediatiche e, ancora, l’odio per le ingiustizie sociali, “non c’è posto per te/in questa società moderna”, a sottolineare la velocità dei cambiamenti e degli atteggiamenti dell’uomo nei confronti della vita. Ed ecco l’esigenza “controcorrente” di espressione, il voler tirar fuori questi pensieri e queste emozioni e di direzionare la vita verso cose nuove, concentrandosi sulla famiglia e sul viaggio ora fisico ora interiore, concentrandosi sulle piccole gioie e bellezze della natura e della quotidianità, come il sapore della Nutella!
E tra tutto ciò, quella che ora è il luogo “dei desideri/del palpitar dei cuori”, Matera “vecchia città” con la luce che dei suoi Sassi, tra “le memorie del passato” a caricare – di ricordi e di amori mancati – il tempo presente.
Si auspica, infine, a una possibilità di cambiamento, di stabilità e di pace ma non sarà di certo opera dell’uomo stesso.