Il viaggio dei Pink Floyd al MACRO di Roma
Questo è il luogo dove si svela il regno dei Pink Floyd, ci si perde tra filmati, vecchie fotografie, interviste, immagini storiche, cimeli originali, i gonfiabili dei loro show e dove il fan può perdere la testa. Al MACRO di Roma con THE PINK FLOYD EXHIBITION Their Mortal Remains si celebrano i 50 anni dalla nascita di un gruppo che ha rivoluzionato il modo di fare musica.
La mostra è multimediale e ogni spostamento è accompagnato da un’audioguida innovativa con pezzi musicali, interviste ai componenti del gruppo e ai loro collaboratori dove tutti i sensi vengono coinvolti.
Quelle dei Pink Floyd non sono semplici canzoni ma storie raccontate in musica e qui vengono illustrate negli spartiti originali, negli appunti dei componenti del gruppo, nelle bozze dei disegni per le scenografie dei tour, in alcuni strumenti musicali – come la leggendaria Fender Stratocaster rossa di David Gilmour, il basso di Roger Waters o il mixer a 16 canali realizzato appositamente per produrre quei suoni che i Pink Floyd avevano nella mente e che una console classica non poteva supportare. Un rock psichedelico, canzoni che nascono per diventare brani storici a segnare un’epoca e che – lungo i tanti anni di carriera – sono diventati colonna sonora dei milioni di fan ma anche di persone che, almeno una volta, hanno ascoltato e sognato con la loro musica. Al MACRO si respira l’innovazione di quei momenti.
Insieme ai brani più famosi un allestimento di luci ci proietta in quel mondo visionario: ci si ritrova così nel “viaggio” dei Floyd: dalle origini con il geniale e compianto Syd Barrett e si prosegue con foto, video inediti e stralci degli ultimi tour del gruppo insieme. Le sonorità dei Floyd sono tridimensionali come le ha da sempre concepite David Gilmour, sperimentando impianti all’avanguardia e creando attorno alla band un vero e proprio universo parallelo, crudo, emozionale, sincero.
Il viaggio si conclude nella magica “Performance Zone” con la proiezione live di Confortably Numb al Live 8 del 2005, mixato per l’occasione. Una vera e propria immersione finale, in cui si deve solo rimanere ad ascoltare e godere a pieno del forte carisma della loro musica.
Manuela Frabotta