Il teatro per ragazzi nel libro “Dagli otto anni agli ottantotto” di Greta Salvi
Il teatro è un’arte amata da molti, specialmente dagli adulti, ma è importante farla conoscere e diffonderla anche a bambini e ragazzi. Ma come è nato il teatro per bambini e ragazzi e come si è evoluto negli anni? Questa storia viene raccontata dalla penna di Greta Salvi nel libro “Dagli otto anni agli ottantotto – il Teatro per bambini e ragazzi del Piccolo Teatro di Milano” (Marcianum Press, 2020, pp. 255, euro 29).
Il libro ripercorre la storia del teatro per ragazzi a partire dagli anni ‘50, quando era bene distinguere tra teatro per i ragazzi, recitato da attori professionisti e teatro recitato dai ragazzi stessi. Le compagnie teatrali che scelsero di rivolgere i propri spettacoli a un pubblico di giovanissimi, quindi bambini, pre-adolescenti e adolescenti, erano poche in Italia e si potevano contare sulle dita di una mano. Di sostanziale rilevanza è stato l’interesse maturato dal Piccolo Teatro di Milano fin dai suoi esordi, che iniziò una collaborazione in tal senso con il comune di Milano.
La prima produzione di teatro per ragazzi fu tratta dal testo di Carlo Gozzi, “Il Corvo” (1954), la cui regia venne firmata da Giorgio Strehler; fin dagli esordi, Giorgio Strehler e Paolo Grassi furono interessati ad avvicinare bambini e i giovani al teatro. Dopo il debutto di “Il Corvo” venne il turno di dar vita al personaggio di Bonaventura, creato da Sergio Tofano nel 1927, le cui avventure vennero così trasportate in teatro negli anni 1955-1956. Negli anni ’70 invece nacque ciò che venne definita “animazione teatrale”, con un coinvolgimento del pubblico nella storia messa in scena. Un esempio di grande successo fu “La storia della bambola abbandonata” di Giorgio Strehler, ripresa più volte negli anni successivi. Nei decenni successivi la regia delle produzioni di teatro per ragazzi viene affidata a ex allievi di Strehler, come Stefano De Luca e Walter Pagliaro. Il primo porta in scena “Pinocchio” e il secondo la trasposizione teatrale del racconto di Luis Sepulveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” che porta alla collaborazione con la ballerina Oriella Dorella, che continuerà anche per “Peter Pan”.
Negli anni Duemila, dopo la morte di Strehler, fu Luca Ronconi con Sergio Escobar a seguire la direzione artistica del Piccolo Teatro, compresa quella del teatro per ragazzi, arrivando a ampliare i temi affrontati a nuovi ambiti, come la scienza, portando una nuova visione di “Alice nel Paese delle Meraviglie” con lo spettacolo “Alice” per la regia di Emiliano Bronzino, allievo di Ronconi, e con altri spettacoli come “Darwin… tra le nuvole” diretto da Stefano De Luca o “Il volo di Leonardo” scritto e diretto da Flavio Albanese, iniziando così un vero e proprio progetto di Teatro-Scienza che viene inserito anche nel programma di Expo 2015. Nel 2008 venne anche inaugurata una serie di spettacoli in lingua inglese a cura dell’attrice e regista Laura Pasetti.
Infine, un’ulteriore occasione per avvicinare i più giovani la teatro è stata quella di portarli all’interno del teatro stesso in una vera e propria visita guidata, con attori e attrici a fare da ciceroni, chiamata “Benvenuti al Piccolo”; per questa iniziativa, nel periodo tra 2012 e 2014 la guida teatrale della visita è interpretata da un’attrice, Francesca Puglisi, che accoglie la sfida di vestire i panni dell’Arlecchino per eccellenza, Ferruccio Soleri, impresa che riscuote grande successo e potendo così essere la prima Arlecchino donna della storia del Piccolo Teatro.
Ancora oggi il teatro per ragazzi rimane una presenza importante e continua nel cartellone del Piccolo Teatro, dando anche il via ad altre programmazioni in altri spazi della città metropolitana. Un libro, quello di Greta Salvi, che aiuta a viaggiare attraverso il tempo, a tornare indietro negli anni fino al presente e con una curiosità e nuova visione del futuro.
Roberta Usardi