Il Teatro Franco Parenti di Milano presenta la nuova stagione “Ma il teatro c’è. Noi ci siamo. E voi?”
Il 20 ottobre il Teatro Franco Parenti di Milano ha presentato per intero la nuova stagione 2020/2021, molto coraggiosamente, se si considera la situazione di emergenza sanitaria che ancora ci affligge e l’ultimo provvedimento che prevede il coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire dal 22 ottobre.
In Sala Grande sul palco c’era un lungo tavolo pronto ad accogliere gli ospiti, ma in conformazione alle ultime disposizioni del governo, nessun posto è stato occupato; ciononostante quel tavolo con le sedie intorno è servito a rappresentare il ritrovo tra chi il teatro lo fa e chi di teatro scrive. La direttrice Andrée Ruth Shammah ha esordito con una poesia di Rainer Maria Rilke “Sulla pazienza” che ben si addice alla situazione attuale: “Bisogna, alle cose, lasciare la propria quieta, indisturbata evoluzione che viene dal loro interno e che da niente puó essere forzata o accelerata”. Il nostro presente è molto cambiato rispetto a un anno fa, ma la fiducia e la voglia di fare teatro rimangono invariati ed è un messaggio importante sia per tutti i lavoratori dello spettacolo, sia per i numerosi aspettatori che amano trovarsi in un luogo come il Parenti per assistere agli spettacoli, conoscere, arricchirsi, emozionarsi. Anche con le mascherine e il distanziamento, è ancora possibile prendere parte a questa parte di vita che per molti cittadini milanesi e non solo è un punto di riferimento culturale di rilevanza.
La carismatica direttrice, prima di passare il testimone ad alcuni dei protagonisti della nuova stagione, ha dato la parola all’Assessore alla Cultura Filippo del Corno, che ha ribadito come il teatro e i luoghi di cultura siano i luoghi più sicuri, quelli in cui vengono meticolosamente rispettati i protocolli di sicurezza anti-Covid. È altresì fondamentale che il teatro permetta un riavvicinamento sociale, necessario in questo momento così difficile, laddove esiste ancora il distanziamento fisico.
Seguendo proprio questa linea, la nuova stagione del Teatro Franco Parenti è stata intitolata “MA il Teatro c’è”, seguito da un sottotitolo “Noi ci siamo, E tu?” che incoraggia a stringere di nuovo quel patto di reciproca fiducia tra attori e spettatori. Già nei mesi estivi, quanto è stato possibile riaprire lo spazio teatrale e i Bagni Misteriosi, il pubblico non è mai mancato e ha dimostrato di aver sentito la mancanza del teatro, un grande successo che sancisce il legame profondo che si instaura da chi il teatro lo vive e lo respira ogni volta che può. Non ci saranno problemi di orari per il rispetto del coprifuoco, dal momento che da sempre il Teatro Franco Parenti offre orari diversi ogni giorno che permettono al pubblico di potersi gestire di conseguenza.
Durante la presentazione è intervenuto anche Tommaso Sacchi, Presidente della Fondazione Teatro della Toscana, che ha parlato della collaborazione tra il Teatro Franco Parenti e il Teatro della Pergola di Firenze, con un proficuo scambio di produzioni.
L’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli invece ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa de I Camios, che tra agosto e settembre ha portato la comicità di Davide Calgaro, la musica dei Watt e dei Duperdu in quindici città lombarde con un grande e positivo riscontro di pubblico, con particolare segnalazione dell’iniziativa, ideata da i Duperdu, della Canzone Fattapposta: per ogni tappa del tour lombardo, il duo composto da Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf ha composto una canzone dedicata al comune di riferimento, suscitando un grande entusiasmo.
Se si considerano i tempi duri che il 2020 ha portato, possiamo indubbiamente affermare che Andrèe Ruth Shammah non ha mai smesso di credere e di combattere per far tornare il Teatro Franco Parenti e i Bagni Misteriosi il luogo di ritrovo che tutti i suoi abituali frequentatori hanno più volte dimostrato di amare profondamente. Il Teatro Franco Parenti, grazie alla forza della sua direttrice, è divetato un’impresa culturale e ha scelto di investire nel futuro del teatro, un gesto di grande coraggio e anche di grande apertura e fiducia.
“Le attività non nascono per forzature, ma perché in questo periodo il teatro è stato aperto.”
Arrivando poi al dettaglio della nuova stagione, sono quattro le categorie presenti nel cartellone del programma 2020/2021:
Frammenti di discorsi amorosi, ovvero una serie di incontri a tema con interventi di Haim Baharier (25 ottobre), Gioele Dix (1 novembre), Massimo Cacciari (22 novembre), Eva Cantarella (29 novembre) e Massimo Recalcati (13 dicembre) più un ciclo di tre incontri al giovedì tra letteratura, arte e storia con Stefano Allevi, Benedetta Tobagi e Roberto Mercadini, in collaborazione con The Italian Literary Agency;
In prima persona, che comprende 14 monologhi con storie intense e notevoli interpreti, quali, ad esempio “Locke” con Filippo Dini, in scena fino al 29 ottobre e “Smarrimento” di Lucia Calamaro, che vedrà protagonista, dal 10 al 15 novembre, Lucia Mascino, che ha definito questo lavoro un “cabaret esistenziale”;
Riscoprire certezze, che vanta ben 16 grandi titoli, che ha come apripista il debutto milanese di “Promenade de Santé con Filippo Timi e Lucia Mascino dal 22 ottobre al 1 novembre; i due protagonisti, presenti alla conferenza stampa, hanno raccontato brevemente lo spettacolo, che vede alla regia Giuseppe Piccioni.
Campo aperto, che ha come sottotitolo Compagnie e artisti da scoprire, con 20 spettacoli di drammaturgia contemporanea che vede protagonisti i nuovi talenti del teatro, tra cui la compagnia Teatro dei Gordi, che dopo il successo del nuovo spettacolo “Pandora” tornerà con “Visite” a marzo; da segnalare il debutto il 21 ottobre di “Fammi un’altra domanda – una ribellione in 18 chat”, un testo di Renato Gabrielli, che cura anche la regia, con Valentina Picello e Camilla Barbarito.
Una programmazione ricca e variegata che si protrarrà fino al 27 giugno e che, oltre ai grandi nomi che non hanno bisogno di presentazioni, ha scelto di dare particolare e meritato risalto sia a giovani promesse, come l’autore e regista Michele Mangini, sia a talenti già più volte confermati e molto apprezzati dal pubblico, come Francesco Brandi.
E ora, non resta che andare a teatro, senza temere nulla, a sostenere l’arte e la passione e a dare un tocco di luce in questo periodo incerto.
Roberta Usardi
Fotografia di Laila Pozzo (da “Promenade de Santé” con Filippo Timi e Lucia Mascino)