Il successo di PaGAGnini si ripete
All’entrata della sala del Piccolo Teatro Strehler il pubblico sente in sottofondo della musica suonata da un clavicembalo mentre sul palco, aperto, si scorgono a lati due candelabri accesi.
Sta per iniziare lo spettacolo esilarante “PaGAGnini”, nome di un quartetto di archi che prende spunto dal famoso violinista e compositore unito a “gag”, perché questo in effetti si vede, non solo quattro straordinari musicisti, ma anche quattro comici, semi-muti, efficacissimi e capaci di generare fragorose risate tra il pubblico con le loro “gag”.
I musicisti, Eduardo Ortega (violino), Thomas Potiron (violino), Fernando Clemente (violino) e Jorge Fournadjiev (violoncello) incantano con il loro talento così come con la naturalezza della loro comicità, che emerge dalla loro grande sintonia sin dall’inizio. Sguardi, salti, piegamenti, balli, come se lo strumento fosse una parte del loro corpo e come se fosse facilissimo suonarlo.
Coinvolgono anche il pubblico, già dalla loro entrata dal fondo della platea, più volte la luce in sala si accende per guardare la sala piena che batte il tempo, che schiocca le dita, che ride, che partecipa. Le interferenze ci sono e sono volute e studiate intelligentemente, come il cellulare che suona, che si scopre essere quello del primo violino, che per questo interrompe l’esecuzione e lascia gli altri tre liberi di sbizzarrirsi in melodie selvagge di nascosto fino al suo ritorno. O l’accordatura degli strumenti, che si protrae volutamente più a lungo del dovuto per uno di loro, cosa che fa accigliare gli altri e crea ilarità e risate. Non mancano i momenti romantici e ironici, con serenate e numeri di alto livello, in cui i violini sembrano trasformarsi naturalmente in chitarre, percussioni, o riproducono fedelmente versi di animali. Molto intenso il momento del violino elettrico collegato a 6 loop stations che uno dei talentuosi musicisti usa per riprodurre a suo modo e con eccellente risultato, un brano celebre degli U2.
Non manca niente allo spettacolo diretto da David Ottone e Juan Francisco Ramos con la direzione musicale di Ara Malikian: è frizzante, coinvolgente e ricco di passione. I musicisti/attori sono energici, agili, grintosi e non possono che generare fragorosi e ripetuti applausi dalla platea strabiliata.
In scena fino al 3 giugno , da non perdere!
Roberta Usardi