IL SOLE DELLA SICILIA A SPOLETO
È stato un concerto d’organo “Il sole della Sicilia in concerto a Spoleto” a chiudere il 24 Agosto il cartellone degli eventi del Ferragosto Spoletino, organizzato dalla Pro Loco Aldo Busetti, inserito nella rassegna de Le 4 Stagioni – Spoleto d’Estate.
Il complesso monastico di San Ponziano abitato dalle Canonichesse regolari lateranensi e la Casa d’Accoglienza hanno accolto questo connubio musicale tra Sicilia e Umbria. Connubio ancor più stretto perché suggellato dalla beneficenza; il ricavato del concerto, infatti, verrà utilizzato per realizzare un parco giochi nella comunità religiosa “Le cinque pietre di Santa Maria” di Corleone, che da anni si schiera contro la mafia, e per il finanziamento di una borsa lavoro della Caritas Diocesana. Questo concerto ha visto esibirsi due esponenti della musica organistica italiana: lo spoletino Maestro Angelo Silvio Rosati, che scoperto a 14 anni dal Maestro Giancarlo Menotti dopo aver conseguito il Bachelor’s Degree in Organo nel prestigios Curtis Institute of Music di Philadelphia, ha iniziato ad esibirsi in tutto il mondo, e il Maestro palermitano Roberto Petralia, che ha cominciato la sua carriera artistica a Perugia con Wijnand van De Pol, e attualmente è compositore e docente di esercitazioni corali al Conservatorio “Bellini”. Nella prima parte si è esibito Angelo Silvio Rosati con brani di Cavazzoni, Gabrieli, Valente, Malvezzi, Trabaci, Cima, Corradini e Pasquini; nella seconda parte, invece, Roberto Petralia ha eseguito i “Fiori Musicali” di Frescobaldi e le “Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo” di Zipoli.
L’organo in chiesa svolge da sempre la funzione principale di invitare i fedeli alla preghiera, sostenendo il canto dell’assemblea e del coro, aiutando la meditazione nelle pause di raccoglimento con i suoi suoni più delicati. Grazie a questo evento, si è avuto la possibilità di entrare a contatto con uno strumento di cui oggi si sono perse un po’ le tracce, ma che ha contribuito alla crescita culturale, morale e civile di una società.
Michela Bruschini