Il singolo “Profondo sonno” e l’album “Nebbiosa” di Davide Sciacchitano, in arte Nebbioso – L’intervista
Nebbioso, nome d’arte di Davide Sciacchitano, ha pubblicato il concept album “Nebbiosa” e il primo singolo estratto, dal titolo “Profondo Sonno”; si tratta di un disco magnetico, dalle sonorità trip hop, in cui l’ascoltatore si sente parte della storia e della città Nebbiosa, con atmosfere cupe, ma avvolgenti. Undici brani collegati da un unico filo, un mondo a parte, in cui il basso si occupa di fare da in ogni angolo di questo misterioso agglomerato umano. Per questo progetto Nebbioso ha coinvolto diversi ospitii: Michela Grena, voce dei B.R. Stylers di Paolo Baldini e oggi leader dei Wicked Dub Division; Mirko Cisilino, giovane trombettista che vanta collaborazioni con numerosi musicisti del panorama jazz contemporaneo e non solo jazz (Calibro 35); Cristiano Deison, punto di riferimento in Europa per l’elettronica sperimentale con collaborazioni internazionali e nazionali (Teho Teardo); Simone Serafini, contrabbassista e bassista con alle spalle centinaia di pubblicazioni e collaborazioni internazionali; Emanuele Pertoldi – Shaded Explorer, e Luca Tomassi ingegneri del suono; Dario Senes degli Ant Abusers ; il cantautore Jacopo Casadio; l’attore Fabiano Fantini; il giovane violinista Giacomo Ambrosino. Dora Tubaro per le grafiche e le idee. Abbiamo fatto qualche domanda a Nebbioso per saperne di più.
Come è nato il progetto del concept album “Nebbiosa” e le collaborazioni con gli artisti che vi hanno partecipato?
È stata una genesi piuttosto lunga, innescata dal mio desiderio di esprimere in musica un’ambientazione ispirata a La Nebbiosa. Mi ha molto affascinato la descrizione notturna di Milano nella sceneggiatura di Pasolini, che mai poté realizzare il film. A questo si innesta il tentativo di rielaborare un piccolo grande lutto attraverso la forza generativa della musica. Quindi sono stati anni di ritagli, di appunti, di letture, di registrazioni, un sogno a lungo inseguito e infine diventato realtà. Un lavoro reso possibile soltanto grazie alle splendide persone che mi hanno sostenuto e con le quali ho potuto confrontarmi, artisti che hanno lasciato il segno indelebile del loro passaggio in questo progetto.
In “New World Overture”, che apre il disco, viene introdotto il viaggio dell’ascoltatore: “la storia di Nebbiosa, la storia di obsolescenza programmata dell’uomo”, come se fosse un libro musicale, che tipo di viaggio sonoro è stato il tuo attraverso le tracce?
Dici bene, è un viaggio sonoro, il tentativo di rapire l’ascoltatore e condurlo non solo in questo paesaggio fatto di suoni del quotidiano, batterie sintetiche e corde percosse da dita, ma anche nella storia di una ragazza che diventa consapevole di sé e della comunità in cui vive, una città circondata da mura invalicabili che impediscono anche lo sguardo verso qualsiasi orizzonte che non sia uno schermo pixelato.
La copertina dell’album rappresenta la dislocazione di Nebbiosa? Come è stata concepita l’idea grafica?
Sì, in copertina c’è Nebbiosa, una ragazza che compie un viaggio in una dimesione altra, non avendolo potuto compiere in questa. Una ragazza forte e delicata, combattiva e remissiva, con una doppiezza che è propria di tutti noi. L’elaborazione grafica è stata frutto di un lungo processo caratterizzato dalla presenza di elementi naturali a dare un’anima ad un lavoro altrimenti senza volto.
“Profondo sonno” è stato il singolo di lancio, che racchiude un po’ il mistero della città, questo profondo sonno viene citato anche in altre canzoni, come in “Para bellum” in cui si dice “stanno tutti aspettando il giorno del Profondo Sonno”, cosa rappresenta per te?
Tralasciando i riferimenti al massacro di Jonestown, rappresenta l’addormentamento della società, l’assopimento dei sensi, il torpore dinanzi alla tecnologia digitale. E il tentativo da parte di una piccola creatura di prolungare l’umanità prima che non ne rimanga nulla.
Che connessione esiste tra il tuo nome d’arte Nebbioso e il titolo del concept “Nebbiosa”?
Volevo giocare sull’ambiguità. Niente è ciò che sembra. Nebbiosa è un personaggio partorito da Nebbioso che è un personaggio partorito da Nebbiosa, sembra assurdo ma è così.
Verrà estratto un altro singolo?
Sì, il prossimo singolo sarà “Tr3SeiZer0”, il nome della città oggetto del racconto.
Quali sono gli artisti a cui ti sei ispirato per questo progetto?
Le influenze sono innumerevoli, dai Doors a Battiato, dai Beatles a Johnny Greenwood, dagli Austra a Dave Holland.
Non appena sarà possibile, porterai in giro per l’Italia questo disco dal vivo?
Sì, ci proverò, per dar vita a Nebbiosa, una vita possibile grazie all’incontro con l’altro, ed anche per sperimentare l’impatto di questo paesaggio sonoro riprodotto nello spazio fisico.
Roberta Usardi
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