Una canzone frizzante, una melodia che entra in testa e un video pieno di colori, si tratta di “Fuori tendenza”, il nuovo singolo della cantautrice pugliese Gaia Gentile che anticipa l’uscita del nuovo disco “Sono Fuori” il prossimo 14 maggio. Gaia Gentile si avvicina da giovanissima al canto e al pianoforte; a 17 anni entra nel gruppo vocale a cappella Mezzotono, che la porta a esibirsi in tutto il mondo. Nel 2017 è stata vocalist del programma televisivo “Ballando con le Stelle” e nel 2020 ha esordito con lo spettacolo concerto “Gaia Gentile… ma non troppo!”. Con “Fuori Tendenza” l’artista descrive senza paura la propria personalità utilizzando, insieme al pop, delle suggestive atmosfere jazz. Scopriamo qualcosa in più!

“Fuori tendenza” è il tuo nuovo singolo, canti “sono fuori dal tunnel delle contraddizioni indecisa se scegliere tra il bene o il male minore”, come parafraseresti questo verso?

“Fuori tendenza” è un po’ la mia cartella clinica: dopo tanti anni in cui ho girato il mondo, sono stata, oltre che cantautrice, anche interprete e performer e ho deciso che il male minore non era quello che faceva per me, ho messo tutta me stessa senza veli e in tutta sincerità. Voglio pensare a un presente legato all’intrattenimento puro, senza farmi dei calcoli.

Quando hai scritto “Fuori Tendenza”?

L’ho scritta in pandemia, ero tornata da Milano ed ero in quarantena forzata. È stata una pausa scatenante perché in un periodo molto particolare e con un futuro molto confuso ho tirato fuori la valanga di emozioni che sentivo dentro. È nata così, non ho cambiato nulla.

Anche le altre canzoni del disco “Sono fuori” che uscirà a maggio sono nate durante la pandemia?

Cinque canzoni su dieci sono nate in pandemia, le altre girano intorno a 4/5 anni di lavoro precedenti,

Il disco si chiama “Sono fuori”, oggi come continueresti questo titolo?

“Sono fuori dai canoni” perché è difficile descrivere questo disco, è passione pura e rappresenta il lavoro di squadra di un anno molto particolare. L’arrangiatore ha lavorato dal Brasile permettendo una qualità pazzesca, io ho scritto tutti i pezzi tranne uno che è nato dalla collaborazione con Antonio Galbiati, che incontrai a Milano. Come background ho studi jazzistici e ascolti che spaziano tantissimo e la mia musica è contaminata da tutto questo. L’anima è pop perché nel mio dna scorre la musica tradizionale italiana pop, ma anche il cantautorato e l’elettronica che fa ballare mista all’armonia jazz. Questo disco è interamente suonato, oggi purtroppo non è sempre così, quasi tutto è elettronico. Ho voluto unire l’elettronica alla musica suonata perché secondo me vanno d’accordo.

“Sono fuori” conterrà anche i precedenti singoli che avevi pubblicato?

Sarà incluso solo “Speriam” che uscì come singolo tre anni fa e che piacque moltissimo, è stato riarrangiato in una nuova versione molto più suonata.

Nella copertina del singolo e anche quella dell’album è presente una caramella arcobaleno. Poi nella copertina del disco sono presenti anche la caramella blu e la caramella rossa in stile Matrix, da dove è venuta questa idea?

È la volontà tra le due scelte: tra mondo reale e mondo irreale io scelgo il mio mondo che è pieno di colore. Il giorno in cui ho fatto le foto della copertina è arrivata una mia amica con delle caramelle gommose e tra di esse c’era un arcobaleno. Mentre la stavo mangiando il fotografo mi ha detto di usarla per la foto. Il colore nella mia vita non può mancare.

Nel videoclip di “Fuori tendenza” quale artista che hai impersonato ti è piaciuta di più?

Direi Giuditta di Klimt, con il colore dorato e questa eleganza e sensualità, mi ha gasato più delle altre.

Quanti brani conterrà “Sono fuori”?

Dieci brani con una traccia bonus molto particolare dedicata alla nascita di mia nipote Bianca.

Farai uscire un altro singolo da “Sono fuori”?

Sì, a breve girerò un nuovo videoclip molto particolare che uscirà a fine maggio; secondo me il brano ha il potenziale per diventare un’ossessione non solo estiva, che rimane in testa.

Nel 2020 hai debuttato con lo spettacolo “Gaia Gentile… ma non troppo!”, in cosa consiste?

Ho esordito con questo spettacolo il 3 ottobre 2020 a Rutigliano in una piazza bellissima prima della chiusura totale. Nello spettacolo / concerto canto canzoni mie, ma tra un pezzo e l’altro omaggio i cantautori che mi è capitato di incontrare durante il mio percorso sotto forma di medley.

Conti di portarlo in giro per l’Italia non appena sarà possibile?

Sì, stiamo cercando di organizzarci, anche se ora non c’è nulla di confermato.

Ti sei diplomata all’Accademia per Artisti, quindi anche il teatro rientra nelle tue corde, lo spettacolo ha anche parti recitate?

Sì, interagisco molto con il pubblico, sul palco mi scateno, scendo tra le persone, ballo con i miei musicisti e ci sono tanti colpi di scena.

Hai fatto parte di un gruppo vocale con il quale hai fatto tantissimi concerti in Italia e all’estero, canti ancora con loro?

Purtroppo no, ho smesso quattro anni fa, non era possibile conciliare il mio percorso con il loro. Con loro ho girato in 27 paesi in tutto il mondo, mancava solo l’Australia. Ero appena maggiorenne quando sono entrata nel gruppo ed è stata un’esperienza molto formante.

Quando hai iniziato a scrivere canzoni?

Intorno ai sedici anni, quando ho iniziato a unire la passione per lo studio del canto a quella del pianoforte, ma da allora si sono succeduti produttori che mi hanno dato importanza soprattutto come interprete che come cantautrice. Ho aperto svariati concerti, come quello di Gio Di Tonno, ho avuto la fortuna di cantare con Noa, ho conosciuto Caparezza, sono stata vocalist a “Ballando con le stelle”, ma mi mancava qualcosa, avevo bisogno di comunicare col pubblico con la mia musica.

Stai organizzando anche qualche concerto dal vivo o in streaming?

In streaming no, stiamo organizzando il calendario, ci sono tante possibilità, alcune molto importanti, l’unico problema è che non si può mettere a calendario.

Che brani hai portato alla finale di Musicultura?

“Menomale”, di cui c’è il video su YouTube, e “Fuori tendenza”. È stato un po’ traumatico, sarà stato per i sette mesi di astinenza da palco. I giudici erano a un metro e mezzo di distanza e non ho dormito per tre notti di seguito, ma una volta salita sul palco ne è valsa la pena, era là che volevo stare, è stato bellissimo.

Che musica hai ascoltato in questi ultimi giorni?

Mi sto facendo di musica tra Vinicio Capossela, Silvestri e tutto il cantautorato puro italiano.

Roberta Usardi

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