Il reading musicale che rilegge Shakespeare, il punto di vista di Cassio
Il festival Shakespeariano dell’Estate teatrale veronese si è concluso il 27 luglio, sold out al Teatro Romano, con Otello dalla parte di Cassio, monologo di Alessandro Preziosi con musica al pianoforte di Carlo Guaitoli, produzione Khorateatro e AidaStudio produzioni.
La tragedia della gelosia per antonomasia, l’Otello, il diabolico intrigo del perfido Iago, viene narrata dall’insolito punto di vista del luogotenente Cassio, testo a cura di Tommaso Mattei. Una chiave di lettura contemporanea della vittima che osserva i fatti che si sono susseguiti, traendone analisi e ispirazione di comparazione per riflettere sulla violenza contro le donne e il razzismo. Shakespeare tragicamente attuale dunque, dal 1600 ad oggi, utile per mostrare tratti della specie umana rimasti quasi inalterati: la bramosia per il potere e la folle gelosia dell’uomo scatenata dal presunto dominio sulla donna. Un eclettico Preziosi, inarrestabile e appassionato, incanta il pubblico anche grazie alle note di Verdi e Rossini interpretate dal celebre Guaitoli, conosciuto anche per il lungo sodalizio artistico con Franco Battiato.
Le tragedie di Shakespeare si possono attraversare per scoprire i sentimenti più biechi e le passioni più nobili, il male e il bene assoluti, angeli e demoni. La vita è anche una scelta della propria posizione nelle relazioni con gli altri, si decide se esserne protagonisti o comparse. E questa volta Cassio non vuole più essere manipolato e circoscritto dalla furia cieca, vuole osservare e capire, un uomo dotato di razionalità e, forse, di speranza.
Lo spettacolo termina con una piacevole sorpresa e lascia appagati e incuriositi, ancora una volta, dall’infinito vortice che è il mondo tempestoso del Bardo.
Silvia Paganini
Fotografia di Francesco Cabras