“Il ragazzo, la donna e il vecchio poeta – tre racconti inediti delle Mille e una Notte” a cura di Aboubakr Chraïbi
“Il sole ha luce solo per le sue bellezze, perché il viso è l’astro e i suoi occhi per l’eternità.”
Le “Mille e una notte” è forse fra i testi più letti del mondo, dotato di un fascino senza tempo. La lunghissima raccolta di racconti redatta per Carlo Reinhardt, diplomatico tedesco di stanza in Egitto nel 1831, costituisce una testimonianza vivace e ironica della società egiziana del diciottesimo secolo.
Per quanto incredibile possa sembrare, i tre racconti proposti ne “Il ragazzo, la donna e il vecchio poeta” (Ed. Marietti, 2019, pp. 136, euro 12,00), che vanno ad arricchire questa pietra miliare della letteratura non solo araba, ma ormai universale, sono inediti. Lo studioso Aboubakr Chraïbi è uno dei massimi esperti dei racconti delle “Mille e una notte” a livello internazionale. Professore all’INALCO di Parigi, pubblica nel 2015 la traduzione precisa e completa di queste pagine sconosciute fino al ventunesimo secolo.
“Hassan, il ragazzo i cui desideri si avveravano sempre” racconta di un giovane dai poteri magici che riuscirà a sposare la figlia del sultano. In “Yâsamîn, la favorita del sultano e il giustiziere dei sarti” torna un tema tradizionale delle “Mille e una notte”, quello della concubina bella e onesta, decisa a salvaguardare la sua virtù. La particolarità sta nella figura dell’eroe, incarnato non da un principe ma da un emarginato in cerca di redenzione. Infine, il racconto “Il vecchio poeta Hasan, l’albero, la tomba e il monastero” riporta delle tensioni tra cristiani e musulmani in modo innovativo, descrivendo tanto gli uni quanto gli altri in chiave tutt’altro che spirituale, ma spinti all’azione dal solo desiderio di ricchezze. Come gli altri che compongono il ricco corpus delle “Mille e una notte”, anche questi racconti godono della maestria del loro autore nel dipingere, con grande libertà, uno scorcio della vita quotidiana dell’Egitto di allora. Mescolando la dimensione onirica a quella religiosa, tra realtà e fantasia, il talento dello scrittore diverte il lettore, lo tiene con il fiato sospeso e lo rende partecipe della sua visione della società e del potere.
E benché probabilmente la datazione di questi ultimi sia posteriore, le loro caratteristiche li rendono degni dei migliori delle “Mille e una notte” che da sempre ispirano artisti, cineasti, compositori e scrittori, decretandone un successo che non conosce confini.
Valeria D’Intinosante