Il mondo “Altroquando” di Sandro Bassi
Il venezuelano Sandro Bassi ci propone un silent book “Altroquando” (Kite edizioni, pp. 56, euro 22) dal tema fantascientifico, che ci trasporta in quel mondo – che ormai conosciamo fin troppo bene – che è la dipendenza da internet.
Ogni tavola raccoglie dei mostri, a rappresentare coloro che ormai navigano continuamente in questo mondo parallelo, che altro non sono se non gli uomini, ovvero noi stessi: i figli dipendenti della e dalla rete.
Ci capita, a volte che – per un blocco o per un down – il nostro cellulare o il nostro pc si scolleghino, ed ecco che lasciamo immediatamente spazio al caos, alla solitudine, al vuoto. Ci sentiamo persi, addirittura altro da noi stessi, senza più la nostra identità.
Ma davvero ci siamo ridotti così? Davvero siamo arrivati al punto di non riconoscerci? Ebbene sì, e Sandro Bassi ce lo dimostra e ce lo sbatte in faccia senza mezzi termini, attraverso pagine di bianco e nero, con illustrazioni in mezza tinta, a matita.
Possiamo osservare disegni piatti e fluidi, quasi accartocciati, che creano una linea discontinua di figure ferme: un mondo in movimento a racchiudere vite statiche, a raffigurarci come mostri, come identità diverse da noi, vale a dire semplicemente ciò che oramai siamo diventati.
Marianna Zito