“Il Mattatoio” il racconto realista di Esteban Echeverria
Considerato il primo racconto realista argentino, la storia narrata da Esteban Echeverria è ambientata all’inizio dell’Ottocento in Argentina, nella periferia di Buenos Aires. Un po’ novella, un po’ racconto teatrale, a tratti storia liturgica e tragicomica. Poche pagine che, per un breve attimo, ci portano indietro, quando la Chiesa e lo Stato dominavano le menti del pueblo.
Durante la Quaresima scoppia il diluvio. Il mattatoio è fuori uso. Un avvenimento che devasta l’economia cittadina che, in breve tempo, si trova nella più grande crisi che si ricordi a memoria d’uomo. Il luogo in cui si trova il mattatoio, la periferia cittadina, assume così una veste simbolica molto importante in quanto sta a simboleggiare la lotta tra la barbarie della città e l’ambiente più civilizzato della campagna.
Ambientato durante i 23 anni di persecuzioni e assassinii politici, tramite cui il governo di Rosas terrorizzò gran parte della popolazione del paese, “Il mattatoio” (Elliot Edizioni, 2022, Collana Lampi, pp. 48, euro 6, a cura di Carlo Alberto Montalto) è considerato il primo racconto argentino che tratta di politica, economia e dei diversi aspetti sociali di Buenos Aires. L’intenzione di Echeverría infatti è proprio quella di mostrare al lettore come avveniva il controllo della popolazione in quegli anni.
Indimenticabili i personaggi con cui ci si interfaccia durante la lettura. Il Giudice in rappresentanza della giustizia parziale, che favoriva solo Rosas. Il Matasiete, un un uomo di poche parole e molta azione, in quanto a violenza; non parlava ma agiva. Il giovane Unitario che rappresenta il coraggio. E, infine, il Restaurador quel Juan Manuel de Rosas ricordato ancora oggi come colui che istituì una dittatura sostenuta dal terrorismo di stato.
Salvatore Di Noia