“Il Geografo si è bevuto il mappamondo” di Aleksej Ivanov
“Il Geografo si è bevuto il mappamondo” (Voland, traduzione di Anna Zafesova, Collana Sirin, 2022, pp. 416, euro 20) è uno dei romanzi russi contemporanei più coinvolgenti e divertenti degli ultimi tempi. Sommariamente è la storia di un insegnante di geografia in una di scuola a Perm’ negli anni ’90. Il libro rappresenta un classico dello scrittore Aleksej Ivanov, che mostra e descrive una bellissima gamma di personaggi, giovani e meno giovani nel contesto sovietico e post-sovietico.
Per quanto riguarda la trama, il libro illustra la vita di un insegnante di scuola chiamato Sluzhkin, che insegna geografia nella sua città natale e ne narra le avventure con i suoi studenti. Parallelamente alla storia, l’autore descrive ampiamente la vita privata del personaggio principale. In particolare, l’autore sviluppa il dialogo tra il geografo e i suoi colleghi, amici e sua moglie. Inoltre, ogni dialogo rivela la percezione interiore del personaggio principale del mondo sociale, e come cerca di farne parte e di cambiarlo allo stesso tempo. L’autore ha voluto mostrare principalmente come tre generazioni (le prime due sono sovietiche, l’ultima è post-sovietica) della stessa città vedono il mondo sociale e i valori in esso contenuti.
Il personaggio principale è cresciuto come una persona sovietica pura e i suoi insegnanti erano i grandi cittadini sovietici esemplari che hanno dedicato la loro vita a costruire l’eredità dell’URSS. Nel bel mezzo della sua vita l’Unione Sovietica crolla e c’è un nuovo mondo a cui lui, la sua città e il suo paese dovrebbero adattarsi. Il protagonista, inoltre, ha allo stesso tempo valori sovietici e li esprime con il suo talento di poeta e la realtà che richiede cose totalmente opposte come uno stipendio, una buona carriera e altri mezzi tangibili per vivere. In aggiunta a ciò, non solo il suo mondo interiore diventa superfluo per la nuova generazione post-sovietica, ma anche la sua città che aveva grandi risorse industriali diventa un luogo abbandonato, dove il progresso non è qualcosa che sarà lì per molti anni a venire.
Esternamente, la trama del libro è abbastanza semplice, ma Aleksej Ivanov ha scritto questa storia privata in modo così disperato, così tenero e così toccante che il “Il Geografo si è bevuto il mappamondo”, come accade con i libri meravigliosi, è diventato una storia per tutti. Il libro rappresenta un ottimo mix di umorismo e tristezza, una sorta di malinconia della vita di tutti i giorni, una storia sulla solitudine e su cosa significa vivere correttamente. Dopo aver terminato il libro, e ripercorrendo le scene esilaranti con gli studenti, chi non avrebbe voluto avere un tale insegnante?
Assunta Cecere