“IL FIORE DELLA STREGA” DI ENRICO ORLANDI
“Il mondo è pericoloso e noi dobbiamo diventare grandi per sopravvivere”.
Tami si scontra con tempeste e mostri – aiutato da chi, a sua volta, ne fu vittima in passato – mentre sta intraprendendo quell’arduo viaggio che gli permetterà di diventare un uomo e tornare nuovamente a casa, nel suo villaggio lontano, verso sud. Un viaggio che tutti i maschi di quel posto devono intraprendere a dieci anni, un viaggio di cui conoscono lo scopo ma al tempo stesso ignorano i mezzi per raggiungerlo.
Dopo aver sconfitto il demone Rutu, Tami arriva a Kariga dove la famiglia della giovane Mira lo accoglie come un figlio; ed è proprio qui che si trova a dover fare una scelta importante. Ma, per Tami, l’obiettivo è solo uno: raccogliere i fiori della Strega.
Linee dure e decise segnano i volti dei personaggi de “Il fiore della Strega” di Enrico Orlandi (Tunué 2018, pp. 108, euro 16), dure come le strade della Lapponia che Tami si trova a percorrere per crescere e, decise come il suo inaspettato coraggio che lo condurrà verso il cambiamento. Tutti i personaggi di questo graphic novel sono forti e rappresentano ognuno una luce nelle intemperie, un calore nel freddo della neve che li circonda: una rinascita.
Marianna Zito