“Il citofono” di Zigmunt Miloszewski
“11 ottobre 2002. Varsavia, quartiere di Bródno, via Kondratowicz, civico 41. Un corpo decapitato viene ritrovato nell’ascensore del palazzo: è solo l’ultimo di una serie di inquietanti incidenti avvenuti nell’edificio. Gli inquilini sono tormentati da incubi e allucinazioni. Dopo altre morti misteriose, una sostanza viscida e nera si impadronisce del condominio, impedendo a chiunque di uscire o di comunicare col mondo esterno. Wiktor, Agnieszka e Kamil si ritrovano a lottare contro il sonno e le paure che vi si annidano e, mentre tentano di scoprire cosa li minaccia e li imprigiona, finiscono per svelare la storia segreta del palazzo”
“Il citofono” è la prima opera di Zygmunt Miloszewski, il romanzo pubblicato nel 2004 dallo scrittore polacco, viene ora pubblicato in Italia da Voland (Collana Sirin, 2022, pp. 360 euro 18, traduzione di Raffaella Belletti).
La storia è ambientata a Varsavia nel 2002, in uno stabile al numero 41 di via Kondratowicz, dove viene trovato il cadavere di un uomo, decapitato, nei pressi di uno dei due ascensori. Questo episodio è solo il primo di una serie di eventi inspiegabili che coinvolgeranno gli abitanti del palazzo, sempre più sgomenti e impauriti.
Per motivi misteriosi gli inquilini rimangono prigionieri all’interno della struttura, senza nessuna possibilità di uscire o di comunicare con l’esterno, isolati in un condominio casermone che tanto ricorda le tipiche case popolari sovietiche. I condomini all’interno, bloccati e in preda all’ ansia e alla paura vivono tra incubi e realtà, lottando contro il sonno e l’angoscia che li attanaglia, con la mente che ripercorre vecchi ricordi e timori mai superati.
Dei tanti personaggi le cui storie si intrecciano, emergono quelli di Robert e Agnieszka, una giovane coppia appena trasferitasi a Varsavia da un piccolo paese; Wiktor, un giornalista con problemi di alcol e ancora Kamil, un giovane che vive in un appartamento con i propri genitori.
“Il citofono” è un thriller che a tratti può essere considerato anche un horror, ben costruito e che prende il via dopo le prime pagine e scorre veloce fino alla fine. Pieno di suspense e coinvolgente, non solo per i lettori amanti del genere.
Annalisa Coletta