“Il buon amore nella coppia”: un viaggio raccontato da Joan Garriga
“…Una coppia può essersi infranta nell’anima anche se la relazione va avanti. E il cuore che non accetta il dolore, che non accetta di essere visto, ascoltato, di esprimersi, di essere riconosciuto dagli altri, soffre. Alcune persone non si legano ad altre per evitare che il loro cuore possa rompersi, ma senza legame non esiste amore e non esiste vita.”
Joan Garriga ne “Il buon amore nella coppia. Quando uno più uno fa più di due” (Spazio Interiore, 2020, pp.200, euro 15,20) ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell’amore, della coppia, della complicità, della consapevolezza, ma soprattutto di noi stessi.
L’autore, lungi dal voler dispensare pillole di saggezza, stimola il lettore alla riflessione personale, all’auto-osservazione, al cambio di prospettiva, in modo delicato e gentile. Con una melodia vivace ed allegra, chi legge, viene accompagnato al raccoglimento, alla conoscenza, alla scoperta e riscoperta di sé e dei propri legami significativi. Infatti, è un libro che, partendo dalla relazione di coppia, esplora in modo estremamente vasto il mondo psicologico. Perché, come l’autore ci fa notare, le dinamiche che mettiamo in atto nella coppia dipendono dai modelli di relazione che abbiamo interiorizzato dai nostri genitori. Tuttavia, queste riflessioni non portano con sé una visione pessimista, di un essere umano condannato a perpetuare nel tempo ciò che ha imparato da bambino; insegnano, anzi, a guardare, a esplorare, le modalità relazionali della propria famiglia e della propria parte bambina, invitando a scegliere se mantenere alcuni introietti oppure rifiutarli. Con Joan le sofferenze dell’animo umano divengono semplici, comprensibili, condivise, accettabili. Come sottolinea l’autore, solo accettando il dolore – passato, presente e futuro – il nostro cuore può tornare ad aprirsi, ad aprirci, verso noi stessi e verso le persone che abbiamo scelto o che sceglieremo.
Il lettore si sentirà spronato nella ricerca della libertà, libertà dai legami con i genitori, che possono continuare a influenzare i “movimenti” della coppia; libertà dalla paura di aver bisogno dell’altro per vivere e libertà dalle ferite che ognuno di noi porta sul cuore. Ogni pagina, diviene una carezza, diviene uno spunto per assimilare nuove prospettive, diviene un passo in più verso l’accettazione incondizionata del proprio passato, dei propri legami, dei propri bisogni. Un libro che anima una lotta interiore tra il desiderio di leggerlo tutto d’un fiato e la voglia di farlo durare il più a lungo possibile. Un libro che cura, che nutre mente e cuore, che lascia il segno, nella parte più profonda dell’animo umano.
Da leggere e conservare, per sempre, vicino al proprio cuore.
Lavinia Narda