Lo scorso 19 maggio è uscito “II”, il secondo EP degli Hoka Hey, un duo rock composto da Emidio De Berardinis (voce, testi) e Marcos Cortelazzo (produzione musicale). Formatisi nel 2010, gli Hoka Hey hanno plasmato negli anni il proprio stile personale, che fonde il rock con svariate altre sonorità: elettronica, la bossa nova, il pop e altro ancora. Nel giugno 2019 hanno pubblicato il singolo “Gravità” seguito dal primo EP “Super Legato Mantra” a settembre dello stesso anno.

Il nome Hoka Hey rappresenta il grido di battaglia di Cavallo Pazzo e significa “oggi è un buon giorno per morire”. Questo secondo EP include cinque brani ruggenti, profondamente rock, ma non solo, cinque esplosioni diverse, trascinanti, con testi arguti e taglienti. Andiamo nel dettaglio.

“Andrà tutto bene” è un brano distorto, con influenze blues accattivanti; il testo fornisce un ottimo proposito, quello di andare a fondo delle proprie paure e di prendersi cura di se stessi, a costo di “buttare via i mobili” e tenendo presente che “assenza di prove non è prova di assenza”.

“Ben è tornata” è una bossa nova rock, dal testo intimista: “dietro la volontà lo sai si nasconde a volte la nostra felicità”.

“Inno” inizia con il rumore della pioggia (“ogni goccia è un inno”) per poi lasciare spazio ad un rock potente: “c’è una verginità delle cose che fa più paura del rischio”.

“Piccole dosi di abbandono” parla dell’essere umano nella sua essenza profonda: “siamo vulnerabili, ma sempre sempre indistruttibili”, ma anche “controlliamo, manipoliamo, condanniamo, non ci rispettiamo”.

“Respirare” ha un bel ritmo e buone dosi di elettronica che si alterna con il bel rock graffiante e dalla melodia che avvince: “la notte finirà e tu vivrai davvero, il buio se ne andrà e non avrò paura”.

“II” è una scarica di energia, un ottimo lavoro che si ascolta volentieri in loop senza stancarsi.

Roberta Usardi 

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