IDIOTA di Jordi Casanovas al Teatro Franco Parenti
“Se:
Un uomo con un badile scava una buca in un’ora
Due uomini con un badile ciascuno scavano due buche in due ore
Quanto ci metterà un uomo a scavare mezza buca?”
La scena è aperta e siamo tutti in uno studio di un’organizzazione che intraprende dei test psicologici per alcune ricerche. Questi test necessitano di persone disposte a farli e il nostro Carlos si è offerto, soprattutto per il lauto compenso in palio. Si trova quindi alle prese con un test e con una psicologa, ma cosa l’ha veramente portato a questo? Curiosità, bisogno di soldi? Fino a dove è disposto ad arrivare per ottenerli? Carlos viene messo alla prova da subito e poco a poco si vede costretto a svelarsi, si trova intrappolato e messo alle strette dalle sue stesse scelte e dalle sue debolezze. E da se stessi non si può scappare a lungo.
Emerge la leggerezza con cui alcune decisioni vengono prese, con le loro conseguenze, emerge il volto che si cela dietro alla maschera, emerge la difficoltà di nascondersi per protezione o per vergogna ed emerge la voglia di rivalsa, sempre più difficile quanto più si sprofonda. I test si celano dietro enigmi a cui trovare soluzione, che assomigliano a un gioco dalla posta troppo alta, dettati da un regolamento che Carlos, dalla fretta, non ha letto e che si ripercuote su di lui. Carlos è stato idiota quindi a sorvolare piccolezze che poi tanto piccole non erano? Sarà in grado di superare il test, di portarsi a casa i soldi, di risollevarsi dal baratro in cui la sua vita è finita e salvarsi?
Il testo di Jordi Casanovas – nella traduzione di Francesca Clari in collaborazione con Francesco Fava – evidenzia con astuzia quello che è l’uomo, il suo essere e il suo apparire, e Roberto Rustioni, in scena con Giulia Trippetta, ne fa una regia dal ritmo crescente, ne fa una partita, un combattimento senza esclusioni di colpi.
Da vedere, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 15 marzo.
Roberta Usardi