“I rom: una storia” di Sergio Bontempelli
Attualmente, la società italiana è un mosaico di realtà storiche e culturali con le proprie peculiarità, lingue e popoli. In questo contesto multiculturale, è necessario far sapere che la realtà Rom in Italia è molto diversificata e che ha assimilato, nella storia, molti degli elementi culturali che si sono trovati in questo territorio. I rom sono cittadini a pieno titolo, con tratti culturali propri e accomunati da un’identità comune, che non toglie loro la cittadinanza, ma anzi suppone ricchezza e valore aggiunto per la nostra società, di cui tutti facciamo parte.
In questo libro “I rom: una storia” (Carocci Editore, 2022, pp. 204, euro 17) Sergio Bontempelli ci racconta la storia delle minoranze romanes in Italia, anche attraverso le molteplici forme di discriminazione, che comportano: esclusione, marginalità e povertà. Il libro soddisfa tutte le aspettative, dall’introduzione alla storia del popolo gitano, includendo una parte sull’Olocausto, fino ai giorni d’oggi. Il testo, rappresenta un buon primo passo per conoscere la “vita degli zingari in Italia”, fornendo elementi per la conoscenza e la comprensione della storia della loro evoluzione e adattamenti, fino a entrare nella descrizione della loro cultura durante questo secolo. In questa prospettiva, analizza alcune questioni centrali per la comprensione degli zingari che attualmente vivono in condizioni precarie o in situazioni di esclusione. Il volume si conclude tracciando le linee di continuità e le strategie culturali di fronte ai grandi cambiamenti in atto.
L’autore, attraverso una descrizione dei più noti fatti storici accaduti nella comunità Rom in Italia e attraverso le vicissitudini politiche racconta come, nonostante il fatto che la popolazione Rom sia arrivata in Europa secoli fa, oggi continua a essere caratterizzata da una forte discriminazione e rifiuto sociale e da una situazione di esclusione generalizzata. Gran parte delle famiglie rom si trova, ancora oggi, in una grave situazione di povertà ed emarginazione, soprattutto nei grandi centri urbani italiani: ad esempio, nel campo dell’istruzione, la maggior parte dei Rom frequenta solo la fase dell’istruzione obbligatoria e molti non la completano nemmeno. Per quanto riguarda la formazione professionale e l’occupazione, la mancanza di formazione professionale, unita al rifiuto e al pregiudizio sociale, significa che molti Rom sono disoccupati e vivono esclusivamente di prestazioni sociali. L’alloggio è probabilmente uno dei problemi più urgenti di queste popolazioni. Una buona parte di loro vive in ghetti e insediamenti segregati; in altre occasioni, il più delle volte, vivono in aree urbane ma in isolati dove risiedono solo famiglie rom e, in generale, in condizioni di salute terribili, i famosi “campi rom”. Questa situazione difficile, non solo in Italia ma anche in altri Stati, ha costretto molti gruppi a emigrare in cerca di migliori condizioni di vita, o semplicemente per evitare persecuzioni e vessazioni. Questo fenomeno migratorio ha comportato in molti casi un conflitto con le società ospitanti, che ha portato all’attuazione di misure politiche e di polizia lontane dall’integrazione sociale di questo gruppo e che ha avuto un grande supporto mediatico e d’impatto in tutta Europa, innescando successivamente un’attivazione di misure di inclusione sociale a livello dell’UE.
È importante conoscere la realtà dei Rom in Italia e in Europa, fondamentale per combattere il sentimento anti-zingaro nel Paese. Quando questo sentimento anti-zingaro non viene combattuto, allora non c’è possibilità di attuare strategie di inclusione per le persone di origine rom, importante per integrare i gruppi minoritari. Libro consigliato a chi è “affamato” di conoscenza per cambiare il Paese!
Assunta Cecere