“I pescatori di stelle” di Jean-Paul Delfino
“Ero diventato un pescatore di stelle. Proprio come te, amico mio. Quando ci si riflette, non siamo né più né meno di quello. Terrestri che si imbarcano su una feluca per andare a pesca di stelle.”
“I pescatori di stelle” (2022, pp. 208, euro 16.50, traduzione di Maria P. Mischitelli) di Jean-Paul Delfino edito da Elliot Edizioni è un romanzo pieno di bellezza e poesia.
Nel corso di una notte scopriamo, non solo i luoghi della Parigi degli anni ‘20 ma quelli dell’amicizia, dei sogni, del disincanto e della nostalgia dei due protagonisti che trascorrono insieme la notte vagando per le strade della città. Due uomini, due anime; il poeta e scrittore Blaise Cendrars e il compositore Erik Satie, che vivono d’arte senza però riuscire a saziarsi. È un romanzo che racconta con tenerezza e poetica i valori nobili dell’amicizia tra i due artisti.
Ambientato nella Parigi nel 1925, i due uomini si imbarcano insieme nella ricerca di una donna, Biqui, l’amore di Satie, e del “Maestro” Jean Cocteau, colpevole, a loro avviso, di aver rubato il testo di un’opera. Durante una serie di traversie, il loro viaggio li porterà a visitare i luoghi più diversi di Parigi, dai sobborghi alle brasserie, in un alternarsi di chiari scuri, di lusso e povertà, dalle insegne vivaci de la ville de la lumiere ai quartieri più poveri dell’Assomoir di Zola, autore che Delfino porterà all’attenzione del pubblico con il suo romanzo “Assassini! L’ultima notte di Zola”. Espatriati russi, prostitute, zingari e grandi artisti saranno i loro compagni di viaggio. Nascerà nell’arco di una notte una forte e profonda amicizia.
Sono due uomini d’arte dalle visioni sentimentali opposte. Il primo innalza la musica all’unica virtù in grado di dargli il valore d’un uomo, il secondo condanna la letteratura alla rovina della sua esistenza. Il cielo coperto da stelle illumina i cuori agitati di chi vive la notte e che, come i due protagonisti Satie e Cendrars, cerca la abbondanza in una vita ricca di speranze e di sentimenti profondi. Un cielo, il loro, immobile a osservare la spasmodica ricerca.
Jean-Paul Delfino, con “I pescatori di stelle” riesce a coinvolgere il lettore nella magica atmosfera della sua città, Parigi, avvolta dalle luci dei locali e dei lampioni di un tempo ormai passato. Nato nel 1964 ad Aix-en-Provence, è un giornalista, sceneggiatore e romanziere prolifico e pluripremiato. Dal 2006, molti dei suoi romanzi sono ambientati in Brasile, dove sono stati tradotti e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Dell’autore, Elliot ha già pubblicato “Assassini! L’ultima notte di Zola”, insignito del Prix Étoile du Parisien come miglior romanzo. “I pescatori di stelle” è uscito in Francia nel 2016 aggiudicandosi il Prix des Lycéens du Salon du livre de Chaumont.
Federica Scardino