“I love Lego” la mostra sui mattoncini più gettonati di sempre al Museo della Permanente di Milano
In data 11 ottobre 2019 è stata inaugurata la mostra “I Love Lego” al Museo della Permanente di Milano, curata da Arthemisia in collaborazione con Romabrick e in Partnership con Legolize, pagina umoristica che crea le proprie vignette utilizzando gli omini lego.
Chi non conosce i Lego? Anche per chi non ci è cresciuto, il marchio Lego è famoso e collegato ai giocattoli e alla costruzione in particolare, non solo per i bambini che si divertono giocandoci, ma anche per gli adulti curiosi di ammirare quello che un semplice gioco può diventare, e nel caso dei Lego si parla di una grandissima creatività e fantasia, di un’evoluzione che segue i tempi e che riesce a rinnovarsi pur rimanendo ancorata alla tradizione di manttoncini, fiorellini e omini.
Dove nasce Lego? Lego è un’azienda danese che produce giocattoli dal 1916 e il cui nome deriva dall’unione delle parole danesi “leg godt”, ovvero “gioca bene”. Negli anni, Lego è cresciuta e ha provveduto alla differenziazione del prodotto, che ha creato le sottofamiglie Duplo, Lego Technic o Lego City, per citarne alcune. Non tutti sanno che gli omini lego hanno un buco in alto che permette, qualora un bambino lo ingoiasse, di continuare a respirare, un elemento importante che i visitatori della mostra leggono direttamente sul muro mentre salgono le scale che li porta all’ingresso. La mostra permette a chiunque, bambino o adulto, di poter apprezzare e di venire trascinato nel mondo Lego semplicemente giocando: in diversi spazi sono stati costruiti e sistemati sei veri e propri “mondi” e alle pareti, su semplici pannelli, le indicazioni dei personaggi presenti da individuare, fattore che permette davvero di osservare minuziosamente il magnifico lavoro di creazione e costruzione e di immaginarci dentro storie. “Grande Diorama City” ad esempio, si è avvalsa di tre costruttori e di circa 250,000 mattonelle: in quest’opera, perché davvero di opera si tratta, date le dimensioni e la cura che si scorge ad ogni angolo, spicca l’Empire Brick Building, su modello dell’Empire State Building di New York. In questo ambiente si possono scovare i personaggi Lego di Joker, Wonder Woman, Spiderman e persino King Kong che si arrampica su un grattacielo. Si osservano poi bar, locali, una parte dedicata ai ristroranti, negozi e a edifici importanti come il Cesars Palace o il Legoland Hospital.
Ma con i Lego ci si può addentrare in qualsiasi mondo, persino tornare indietro nel tempo degli antichi romani con la ricostruzione dei Fori Imperiali, in cui si celano personaggi misteriosi, come ad esempio Darth Vader direttamente da Guerre Stellari o più comunemente un fantasma o una sacerdotessa. Gli altri mondi trasportano i visitatori nello spazio, ai Caraibi con i fantomatici pirati (e non solo!), a Game of Thrones e in un castello e dovunque le sorprese non mancano.
Un’altra sfida giocosa lanciata dal Partner Legolize è saper trovare, in ogni ambiente, il protagonista delle vignette ironiche che sono affisse in ogni sala, il ricercatissimo Ugo Legozzi, vivo o morto, con l’accusa di “eccessiva bellezza”: chi lo trova può scattare una foto, caricarla sulle stories di instagram applicando il tag @legolize_official e sperare che la story venga ricondivisa da parte della pagina ufficiale.
Non manca una sezione, deliziosa e davvero apprezzabile nella sua originalità, dedicata ai dipinti a olio di Stefano Bolcato su ispirazione di famosissimi quadri: da “La Gioconda” di Leonardo a “La ragazza con l’orecchino di perla” di Johannes Vermeer passando per Dante e Frida Kahlo, reinterpretati in versione Lego.
Il percorso della mostra, seppur apparentemente breve, è ricco di spunti e di stimoli, fa dilungare nell’osservazione e nella ricerca dei personaggi indicati, trovandone spesso altri e riuscendo a coinvolgere senza stancare: da Dracula alle Sirene all’uomo Pannocchia, ai personaggi dei Pirati dei Caraibi, ai Simpson, alle Tartarughe Ninja, Robin Hood, Babbo Natale, Angry Birds e tanti tanti altri… ma qualcuno riuscirà a scovare Harry Potter? perché sì, c’è anche lui! Non poteva mancare anche una proiezione in 3D ideata da Display Expert con Arthemisia, che permette di visualizzare ologrammi nello spazio che girano su se stessi e che sembrano davvero reali.
Una mostra atta a risvegliare curiosità, creatività e che va a rappresentare una visione del mondo, reale o fantastico che sia, utile per chiunque: per addentrarsi brevemente in un’altra dimensione, a ricordare personaggi e film già visti o da vedere, a tornare un po’ bambini, o forse semplicemente a mantenere attivo il lato infantile presente in ogni adulto e a incentivare il gioco per chi adulto non è ancora. Da non dimenticare lo sponsor della mostra, Genertel, la compagnia diretta da Generali Italia che, in occasione del 25°anniversario, offrirà tutte le domeniche i laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici per le scuole.
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 fino al 2 febbraio 2020, non perdetela!
Roberta Usardi
Fotografie di Duilio Piaggesi