“I 1189 pulcini di Alda Merini” a cura di Giorgio Maticchio
“Rimani foglia del mio pensiero/ illumina la mia paura presso di te/ il sentimento e il tempo mi divorano./ Troppo lunga Alberto/ è la mia vecchiezza/ lunga e dolorosa a un tempo./ Per arrivare a Dio/ ci vogliono tanti versi/ tante sudate allegrie”.
“I 1189 pulcini di Alda Merini” è il risultato di un lungo e accurato lavoro di ricerca svolto da Giorgio Maticchio nell’assemblare per Luni Editrice (2020, pp. 144 , euro 24) il catalogo generale delle opere di Alda Merini, di cui possiamo ammirare anche le immagini di copertina, pubblicate dalla casa editrice Pulcinoelefante dal 1992 al 2009, grazie ad Alberto Casiraghi, che vediamo nella fotografia di copertina, in compagnia della poetessa dei navigli, uniti nella vita da un sodalizio misterioso e irripetibile.
Il catalogo si apre con la toccante e delicata prefazione/testimonianza di Ambrogio Borsani che vede la nascita di Delirio Amoroso e della popolarità della Merini. Dal 1993, Alberto Casiraghi optò per delle edizioni molto originali, ritagliate a mano, ricche di inserti visivi e concettuali: ritagli di stoffa, pezzi di plastica o addirittura pezzi di oggetti o interi barattoli con promesse “Contiene 7 sogni”. E ancora leggiamo una testimonianza scritta da Simone Bandirali che elogia e ci racconta il fiume in piena che nacque con l’incontro tra Alda Merini e le Edizioni Pulcinoelefante. Un incontro che va oltre la pubblicazione di questi straordinari e preziosi libriccini, ma che intesse anche rapporti di natura umana, affetto, amicizia e stima.
È presente in questi scritti, inevitabilmente, anche la sua mancanza. Alda Merini manca nella sua casa e nei luoghi a lei cari. Mancano le sue lunghe telefonate. Manca alle persone che la amavano. Manca a chi amava e ama le sue parole.“Senza Alda Merini è scomparsa la poesia dai Navigli”. Nostalgia placata solo dalle sue poesie con cui continua “a morderci il cuore”.
Marianna Zito