HUMAN ANIMAL di Paola Di Mitri per Maestri e Margherite
Una telecamera e tre storie da raccontare. HUMAN ANIMAL prende spunto da “Il re pallido”, ultimo romanzo pubblicato postumo dell’americano David Foster Wallace, dedicato all’eroica quotidianità di un gruppo di funzionari dell’Agenzia delle Entrate di una cittadina di provincia negli USA, con l’intento di indagare la noia, e la capacità/incapacità dell’essere umano di saper sopravvivere alla burocrazia.
HUMAN ANIMAL è uno spettacolo di e con Paola Di Mitri e con Nicola Di Chio, Miriam Fieno stessi, in una regia a tre mani dei tre attori stessi e una produzione della compagnia teatrale La Ballata dei Lenna, andato in scena al Complesso di Santa Croce di Bisceglie all’interno del festival Maestri e Margherite.
Sulla scena si scatena immediatamente un’esplorazione tra teatro e arti visive, in cui i piani della rappresentazione si moltiplicano creando diverse prospettive, per riflettere su una delle sfide più spinose che ci pone la vita: la noia nel vivere quotidiano.
Siamo annoiati, ma non ce ne rendiamo conto. Ossessionati dall’iperattività e dalla positività ad ogni costo fuggiamo a qualsiasi tipo di malessere, incapaci di gestire la negatività dell’esperienza, con l’ostinazione di chi sa che sta affogando eppure continua a giocare.
Al centro della narrazione un corridoio dell’Agenzia delle Entrate. Dentro, fuori e al di sopra di esso, in equilibrio sul paradosso, si muovono personaggi dotati di quella forza capace di prendere per il collo e raccontare una realtà più vera del vero. Mentre tutt’attorno incombe l’atmosfera sospesa di una catastrofe naturale, appena passata, che ha arrestato la macchina e costretto per una volta a guardarsi davvero dentro.
Protagonista è la domanda ricorrente “Cosa significa essere un essere umano?”, questa domanda viene fatta anche al pubblico che improvvisamente diventa protagonista di tutto, attraverso dei numeri, e allora ci viene chiesto cosa hanno in comune il numero 40 con il 3 o cosa accomuna il 21 con il 55. Facciamo parte di una comunità con la ognuno la propria individualità, ma l’interrogativo resta, nessuno riesce a dare una risposta. Esempi di vita dilaniata, affogata dalla routine, una vita che non si lasci violentare dalle emozioni.
Il quesito, mai risolto, rimane ancora nella testa di chi guarda questo spettacolo e, allora, non ci resta che ripeterlo. Per trovarvi risposta.
Annarita Amoruso