Lo scorso 8 maggio è uscito “Haven”, il disco d’esordio degli Shelt, anticipato da una narrazione lunga un mese: settimanalmente i brani del disco sono stati estratti come singoli e accompagnati da una mailing list in cui la band ha raccontato la composizione e i pensieri dietro a ogni canzone. Gli Shelt sono una formazione cremonese composta da Simone Rosani (voce, chitarra), Angelo Anselmi  (batteria), Giulio Cipelletti (basso).

“Haven” è un EP che contiene sei brani inediti, di genere rock melodico, un assaggio di quello che è la caratteristica della band, che in ogni canzone imprime la propria personalità nella musica e nella melodia.

“Escape you” è una ballata rock consapevole: “I’m driving too fast, maybe I just want to escape you”

“Everyone but me” è un brano fluido che inizia con un verso d’effetto “someday I will be strong enough” un incitamento a migliorare se stessi, anche se la convinzione rimane quella di immutabilità “everybody’s changing, everyone but me”.

“Oh My”, nonostante la melodiosità della parte musicale, porta in sé una grande inquietudine interiore: “Do you know why everything’s the same, like everyone is running and I’m just sitting here complaining about everything”.

“Interlude” è un brano strumentale con una batteria dinamica e con chitarre evocative che fa da ponte tra la sonorità della prima parte del disco e la seconda.

“Wait. Again” è un lento da gustare, dalla sonorità avvolgente, che ancora ribadisce una sorta di stand by interiore:“Something might have changed too slow to be noticed, I’ll freeze and wait again” .

“Who am I” chiude il disco con bel ritmo e un ritornello che rimane in testa e che si pone continuamente una domanda importante “so veramente perché?”: “do I really know why, am I running away from, could it be myself, I don’t know, but it’s alright”.

Un EP che è un ottimo inizio, anche se finisce troppo in fretta!

Roberta Usardi

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