GL’INNAMORATI di Goldoni al Brancaccino di Roma
Continua la rassegna Spazio del racconto al Brancaccino di Roma e abbiamo appena visto Gl’Innamorati di Carlo Goldoni con la regia di Gianpiero Borgia.
Gli anni della storia di Goldoni – seconda metà del ‘700 – arrivano sino ai nostri giorni mantenendo però tratti caratteristici dell’epoca, soprattutto nel linguaggio. Qui ne sono tagliati fuori alcuni personaggi, ma i principali – Eugenia e Fulgenzio – e i più rilevanti sono interpretati a pennello e in modo un po’ buffo dai due attori presenti su una scena piena e confusionale – trattasi dello stesso Gianpiero Borgia e di sua moglie Elena Cotugno. Il pubblico è molto divertito da questa situazione pittoresca e dall’accento barese di lui che sposta il testo originale da Milano fino in Puglia ricordandone anche luoghi e prodotti tipici.
Si snoda quindi man mano la riscrittura drammaturgica contemporanea di Fabrizio Sinisi – a tratti lunga e ripetitiva – che ci sbatte in faccia la realtà goldoniana che tutti conosciamo bene: una relazione amorosa che – per essere tale a tutti gli effetti – si necessita intrisa di gelosie, isterismi includendo il possesso totale della persona amata.
I due attori – oltre a battibeccare e confrontarsi tra i loro vari “io” – si rivolgono direttamente alla platea innescando risatine e riflessioni su quanto, spesso e volentieri, si diviene ridicoli davanti a un qualcosa che tutto sommato potrebbe essere molto più semplice di quello che pensiamo.
Marianna Zito
Maggiori informazioni http://modulazioni-temporali.webnode.it/news/gl-innamorati-di-goldoni-al-brancaccino-di-roma/