Gli Overture e il primo EP “Galérie” – L’intervista
Martedì 26 maggio è uscito “Galérie”, il primo EP della band rap Overture per Noize Hills Records; la band, formatasi nel 2018 ad Alessandria, è formata da Davide Boveri (voce), Jacopo Cipolla (basso), Andrea Barbera (chitarra e tastiere), Giacomo Pisani (batteria e percussioni). Il debutto avviene nel novembre 2019 con il singolo “Fiume in piena” e, a gennaio 2020 con un altro singolo “Come godo se” ad anticipare l’EP. Abbiamo fatto qualche domanda alla band per conoscerli meglio.
Come sono nati gli Overture e da dove viene questo nome?
Abbiamo scelto il nome “Overture” perché per noi rappresenta l’inizio di tutto, come l’inizio appunto di un’opera orchestrale che viene introdotta appunto da un Overture. E anche perché rappresenta un po’ uno stile classico ed elegante che a noi piace. Noi siamo nati circa due anni fa, tramite parentele io Jacopo (basso), ho conosciuto Andre (chitarra e tastiere) che mi disse che gli serviva un bassista e subito dopo avendo conosciuto quel matto di Bove (voce), nonché animale da palco, ho subito accettato e poi più avanti si è inserito Giacomo (batteria).
Come avete creato i brani di “Galérie”?
L’ispirazione è venuta e basta, da un bisogno di esprimere le nostre potenzialità e peculiarità, è nato il nostro EP. È stato tutto genuino e naturale. Ne è un esempio “Santorini”, nata a Genova, in casa di Giacomo. Avevamo deciso di andare a provare/produrre da lui, solamente come scusa per vedere il mare!! Ma a parte gli scherzi, era una giornata di quelle strane del tipo che pioveva con il sole, poi smetteva e rispuntava la pioggia e diventava tutto nuvolo, insomma una giornata incasinata. Da li poi siamo andati a produrre e in modo totalmente naturale senza preconcetti su che direzione andare, è uscita “Santorini”. Ecco, ora provate ad ascoltarvela immaginando di uscire dalla vostra città grigia e di andare al mare!
Avete debuttato con il singolo “Fiume in piena” con un testo che tocca diversi ambiti della società, come ad esempio “non va più di moda cercare la pace” oppure “sto pensando al mio ego, voi date un peso alla massa”, da dove avete attinto per questo brano?
In “Fiume in piena” vogliamo liberarci dal peso delle cose non dette e come un “Fiume In Piena” che travolge ogni cosa e si porta dietro tutto quello che incontra nel suo percorso. Emerge una sorta di parallelismo tra l’ipocrisia dell’amicizia e la finta meritocrazia.
“Come godo se” è un brano ipnotico con un testo molto forte, il video è girato di notte e verso la fine avviene un rapimento e un pestaggio, come è emersa questa idea?
L’idea è emersa semplicemente, riferendosi al testo, infatti il rapimento e pestaggio è dato dalla personificazione dell’ego. Un po’ una sorta di dualismo, se vogliamo chiamarlo cosi.
“Vesto di nero” è il singolo uscito lo scorso 26 maggio, avete girato un video? Come presentereste questo brano?
Sì, esattamente, abbiamo girato un video che è uscito il 28 maggio. In “Vesto Di Nero” il messaggio che vogliamo trasmettere è quello di far notare le differenze tra Nero e bianco i colori più distanti della tavola periodica, soprattutto opposti come la nascita e la morte, e soprattutto parlare di razzismo, senza risultare banali. Che tra l’altro a proposito di differenze sociali, neanche a farlo apposta, in America ne stanno succedendo veramente di tutti i colori.
Da dove viene il titolo “Galérie”?
Il titolo “Galérie” è stato scelto per continuare il filone dei quadri, ricollegandoci a “Fiume In Piena” dove nella copertina è presente una cornice e come anche in “Come Godo Se”, e per spiegare la scelta appunto del museo e della galleria d’arte dell’EP.
Quali sono i vostri artisti di riferimento?
I nostri artisti di riferimento sono: Salmo, Venerus, Anderson Paak, James Blake, Red Hot Chili Peppers.
Con chi vi piacerebbe collaborare?
Ci piacerebbe collaborare sicuramente con la “Machete” crew di Salmo e Hell Raton, Venerus e i sopracitati!
Roberta Usardi
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