Gli anni di piombo in scena al Teatro Menotti
La scena è aperta, con uno sfondo illuminato di un arancione pallido che mette in risalto le sagome nere degli oggetti sul palco. Lo spettacolo PIOMBO – Una canzone vi seppellirà – in scena al Teatro Menotti di Milano fino al 13 maggio 2018 – è particolare: è un musical ma allo stesso tempo non lo è, recitazione e canto si amalgamano perfettamente nella potenza della storia che raccontano.
È il 1978, il periodo degli anni di piombo e in particolare del sequestro di Aldo Moro, l’allora presidente della Democrazia Cristiana. La scena rimane apparentemente vuota, ma basta la proiezione di quello che succede dietro le quinte a riempirla, il pubblico assiste a una puntata del TG della RAI con un giornalista (Andrea Lietti) in diretta e viene informato degli avvenimenti di cronaca e politica italiana, i movimenti operai, il terrorismo, per poi giungere al sequestro di Aldo Moro (Davide Gorla), il 16 marzo 1978 fino a 55 giorni dopo, con il tragico epilogo della vicenda, il 9 maggio 1978.
È spesso presente un “beat” di sottofondo, un tempo martellante che fa crescere la tensione, un tempo che intacca anche le parole, che in alcuni momenti diventano rap, o si allungano, si adeguano a un nuovo ritmo per poi rientrare nel tempo reale.
Il TG dietro le quinte ben bilancia quello che poi succede invece in scena, il sequestro Moro viene mostrato fin dall’antefatto e il pubblico vede bene le reazioni, gli accadimenti per come sono stati raccontati, l’interrogatorio di Mario Moretti (Enrico Ballardini), ma anche la parte più sensibile, con le emozioni vissute dalla moglie di Moro, Eleonora Chiavarelli (Giulia D’Imperio) in contrapposizione con l’altro personaggio femminile, Anna Laura Braghetti (Elena Scalet) la carceriera delle brigate rosse. Importante non dimenticare anche altri avvenimenti tragici accaduti in quel periodo, giustamente citati nello spettacolo, come le morti di Fausto e Iaio e l’uccisione di Giuseppe “Peppino” Impastato.
Sono 80 minuti di grande impatto emotivo e di musica che aiuta a entrare negli eventi, nelle voci e nei fatti realmente accaduti che hanno segnato la storia e che non vanno dimenticati. Gipo Gurrado ha curato testo, regia, musiche e libretto di questo spettacolo e vi partecipa, insieme a Mauro Sansone, anche come musicista, perché la musica che si sente è suonata dal vivo e, anche se i musicisti non si vedono in scena, si percepisce molto bene l’impatto reale della musica “on stage”.
Una lodevole nota di merito a tutti gli attori per le loro interpretazioni: Enrico Ballardini, Davide Gorla, Giulia D’Imperio, Andrea Lietti, Elena Scalet e alle scene e costumi di Vittoria Papaleo.
Alla fine, non possono sgorgare che applausi.
Roberta Usardi