Giorgio Marchesi con Pirandello all’Anchecinema di Bari
‟Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal.”
Con questo incipit il noto scrittore siciliano del Novecento ci introduce nel mondo di Mattia Pascal, universo portato in scena domenica 21 gennaio al Teatro Anchecinema di Bari dal talentuosissimo Giorgio Marchesi, accompagnato dal maestro Raffaele Toninelli che con il suo contrabbasso ha dato linfa vitale al personaggio di Mattia Pascal e Adriano Meis.
Abito bianco e anfibi neri ai piedi, Marchesi ci ha portato passo passo nella vita e nelle inadeguatezze dei personaggi pirandelliani regalandoci uno spaccato di vita comune della cittadina immaginaria di Miragno in liguria.
L’adattamento, a cura dello stesso attore, appare scorrevole e mantiene con estrema maestria l’ambiente grottesco, frizzante ed ironico del testo pirandelliano.
Tutti personaggi del romanzo sono portati in scena con repentini cambi di voce e anche di costume. Partendo dall’amata Romilda, passando per il disonesto Giambattista Malagna la temibile suocera la vedova Pescatore, fino ad arrivare all’amico Pomino a Oliva e Adriana, la figlia di Anselmo Paleari.
Un viaggio sulle montagne russe, pregno di momenti di riflessione, di sarcasmo e spensieratezza che ci porta a scoprire la parte più nascosta di noi fino a ritornare nel luogo da dove si era partiti.
Uno spettacolo mirato anche per le nuove generazioni affinché quest’ultime possano godere della bellezza donataci dal grande maestro siciliano e avvicinarle non per ultimo al teatro.
“Il fu Mattia Pascal” porta la firma oltre che dell’attore anche della regista Simonetta Solder, la produzione del Teatro Ghione di Roma, i costumi di Daniele Gelsi, audio curato da Fabrizio Cioccolini e il disegno luci di Luca Palmieri.
Lucia Amoruso