Giobbe Covatta e la temperatura del mondo a “6° (sei gradi)” al Teatro AncheCinema di Bari
Nel Teatro AncheCinema di Bari, giovedì 30 gennaio è andato in scena Giobbe Covatta con lo spettacolo teatrale “6° (sei gradi)”, autori Giobbe Covatta e Paola Catella, con la partecipazione e le musiche del maestro Ugo Gangheri, regia di Giobbe Covatta, produzione Papero Srl. Lo spettacolo è il terzo della stagione teatrale 2019-20 del Teatro AncheCinema, una struttura polifunzionale a pochi passi dalla stazione centrale di Bari. Lo spettacolo teatrale è stato preceduto dal concerto all’interno del foyer, con ingresso libero e gratuito, di Mario Margiotta – PIANO SOLO – che ha allietato i tanti presenti con il suo pianoforte per una buona ora.
Il grande comico napoletano torna a Bari con uno spettacolo che affronta un tema mai cosi attuale come in questo momento storico: la sostenibilità del Pianeta e il futuro delle prossime generazioni. Ma come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più̀ alta di un grado rispetto ad oggi? E quando i gradi saranno tre? E quando saranno 6? Giobbe se lo è chiesto e immagina che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a vivere in un pianeta divenuto molto meno ospitale, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione, della mancanza di cibo e della scarsità di fonti energetiche. Covatta si diverte a immaginare soluzioni scientifiche, sociali e politiche, per risolvere la drammatica emergenza ambientale e sociale. I personaggi interpretati dall’attore comico, di origini pugliesi, provano a realizzare all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni.
Giobbe Covatta pone l’accento su un tema delicatissimo, con un monologo di 80 minuti e con la partecipazione musicale di Ugo Gangheri. Con una grande prova d’attore accompagna il pubblico in un viaggio nel tempo, sino alla distruzione del pianeta. Il messaggio che l’attore e regista – che ha da sempre a cuore le tematiche ambientali – con ironia e comicità, vuole trasmettere è la necessità di agire oggi per evitare la nostra fine entro l’anno 2120. Grande partecipazione del pubblico in sala che, al termine della rappresentazione, ha riconosciuto il giusto tributo di applausi.
Massimiliano Viola