“Gerda Taro” – Il graphic novel di Sara Vivan
Gerda Taro, una donna libera, che viaggiava controcorrente: forte, determinata ed emancipata; la prima giornalista di guerra a perdere tragicamente la vita sul campo, nel 1937, a soli 27 anni. Compagna di Endre Friedmann, è con lui che costruirà il personaggio di Robert Capa: da poveri esuli ebrei, si trasformeranno in due ricchi fotografi americani e insieme racconteranno, attraverso le loro fotografie, la disperazione della guerra civile spagnola e delle sue vittime. Fino a pagarne, entrambi, un prezzo troppo caro.
Una vita finita troppo presto, quella di Gerda Taro, e riscoperta con fatica e attraverso minuziose ricostruzioni solo negli ultimi anni. È nel 1995, infatti, che riemerse la valigia contenente i negativi e i rullini delle foto scattate da Robert Capa e dalla sua amata Gerda. Sara Vivan ce ne illustra la breve e straordinaria esistenza nel suo piccolo graphic novel, curato da Vincenzo Filosa, “Gerda Taro” (Contrasto, 2019, pp. 93, euro 15), con immagini semplici e lineari che ne risaltano la bellezza, la grinta e il sorriso, e con un dossier finale di Rosa Carnevale, arricchito dalle fotografie più famose, fonte principale per raccontare e vedere il coraggio di questa donna.
Marianna Zito