“Funerale” è il nuovo singolo di Laurino – L’intervista
Lo scorso 29 maggio è uscito per Xo La Factory “Funerale”, l’ultimo singolo di Laurino, giovane cantautore e produttore veronese; “Funerale” è il terzo singolo dopo “Volume” e “Buddha”. Abbiamo fatto qualche domanda all’artista per saperne di più.
“Funerale” è una canzone potente e coraggiosa, quanto tempo hai impiegato per scriverla?
A scrivere il testo c’ho messo una notte ma poi l’ho revisionato qualche settimana dopo perché alcuni concetti non erano molto chiari o comunque erano davvero troppo sfocati per poter essere anche solamente intravisti. Per la musica invece ci ho messo un po’, il giro c’era da gennaio ma l’arrangiamento è stato un po’ più complesso da gestire. Anche per il fatto che poi ho modificato parte del testo e quindi alcune scelte musicali non avevano più senso.
“Funerale” parla di un rapporto tra padre e figlio, pensi che mettendo in musica situazioni come questa sia possibile trovare punti di vista diversi e liberarsi parzialmente di un peso interiore?
Credo di sì ma bisogna anche un po’ volerlo. È un po’ come andare dallo psicologo, non serve a nulla che tu ci vada se non vuoi veramente conoscerti e superare delle cose che ti affliggono. Ecco, sarebbe bello alternare alla scrittura dei pezzi un po’ di analisi. Potrebbe essere una combo micidiale.
Girerai un video di “Funerale”?
Sì ed è già disponibile su YouTube! L’ha girato Federico Munari, che poi sarebbe mio cugino ma io non ve l’ho detto.
“Se tutti alzassimo il volume del cuore e abbassassimo per un attimo quello della voce” è quello che canti in “Volume” come ipotesi per non avere più paura, come hai avuto l’idea per questo brano? Non avere più paura cosa comporterebbe per te?
Ho avuto l’idea del pezzo pochi giorni dopo essere stato a un corteo di indipendentisti veneti. Rispondendo alla domanda finale credo che sia impossibile non avere più paura e forse è anche una cosa positiva in un certo senso. La paura è un cancro quando non ci rende più umani e ci annebbia completamente la vista.
“Buddha” è una specie di canzone d’amore, da cosa hai tratto ispirazione?
Perché una specie? È una canzone d’amore. Mi sono “ispirato” alla mia vita diciamo, a situazioni che ho vissuto e che mi andava di mettere in musica per fermare.
Rispetto a “18” il tuo primo lavoro autoprodotto, come sei evoluto artisticamente?
In meglio spero! Sto cercando di togliere tutte quelle velleità che alle canzoni non servono a nulla, vorrei dare ai pezzi una personalità però allo steso tempo senza accorgermene. Mi sembra di essere su una strada buona dagli ultimi pezzi usciti ma vedremo. “18” fortunatamente non lo potete trovare da nessuna parte.
In autunno uscirà il tuo nuovo disco, puoi anticipare qualcosa? Uscirà prima un altro singolo?
Credo che ci rivedremo a settembre come a scuola. Per adesso mi fermo un po’ con le uscite, mi pesa un po’ continuare a fare singoli (che poi sarebbero canzoni). Lo reputo innaturale e anche un po’ troppo arrivista.
Roberta Usardi
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