“Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” a cura di Enrico Deregibus
Dopo la pubblicazione nel 2003 della biografia di Francesco De Gregori, il giornalista Enrico Deregibus decide di integrarla e ampliarla ulteriormente con approfondimenti dei testi delle canzoni, fino a decidere di dividere il suo lavoro in due volumi: uscirà così nel 2015 una nuova biografia rivista “Francesco De Gregori. Mi puoi leggere fino a tardi” (Giunti, Collana Bizzarre, pp. 352, euro 16.50), riaggiornata con le vicende che avevano visto nei dodici anni precedenti (tra il 2003 e il 2015), con nuovo materiale, i tour e collaborazioni con vari artisti, l’aggiunta di nuovi documenti d’archivio, articoli, interviste e notizie inedite. Deregibus inserisce tutti questi avvenimenti della vita del cantautore romano in un a cornice storica, rendendo così il suo lavoro ancora più originale e interessante.
Arriviamo quindi al 2020 con il secondo volume “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” (Giunti, Collana Bizzarre, pp. 700, euro 28), che è la prima raccolta integrale dei testi “in ordine cronologico, disco per disco”, contenente anche – decisione presa in collaborazione con il cantautore stesso – i testi completi e corretti delle sue canzoni, più un ultimo capitolo di canzoni sparse, anche queste in ordine cronologico. Troviamo tutte le tracce degli album ufficiali (tranne una!), partendo dal debutto del 1972 con Antonello Venditti e il primo LP Theorius Campus, subito seguito nell’anno successivo da “Alice non lo sa” come solista; e così via con tutti i venti album successivi (con più di 200 testi!); mancano le cover e, per ragioni di diritti d’autore, alcune sue traduzioni (ci sono però quelle da Bob Dylan!). I testi sono seguiti da una parte “critica”, opinioni e spiegazioni: aneddoti, racconti sulla nascita del pezzo, aspirazioni, fonti e successo, nonché citazioni estrapolate da interviste.
Canzoni a cui siamo molto affezionati, ognuna di loro legata a momenti importanti delle nostre vite, dove De Gregori in qualche modo è sempre stato, con i suoi brani che – dal folk anglosassone, al rock e alla musica popolare – appartengono non solo a lui, ma anche a tutti noi.
Marianna Zito