“Forse dovremmo parlare” è il nuovo singolo di Manuel Finotti – L’intervista
Lo scorso 29 maggio è uscito per Isola degli Artisti / Virgin Recorsds “Forse dovremmo parlare”, il nuovo singolo di Manuel Finotti, dal 12 giugno in rotazione radiofonica. Manuel Finotti è un cantautore e polistrumentista di Roma, con all’attivo svariata esperienza live in tutta Italia. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo meglio.
“Forse dovremmo parlare” è il tuo nuovo singolo, un brano intenso, in cui già dai versi iniziali poni in evidenza una questione non da poco: “Vorrei che esistesse un modo per dire sempre la verità, senza avere peli sulla lingua o paura di chi giudica”: come credi cambierebbe il mondo se questo verso si avverasse?
Prima di tutto grazie per l’invito è un piacere per me. Credo che la prima strofa sia il riassunto di quello che succede all’interno della canzone, niente di più che raccontare la difficoltà di dire le cose al momento giusto, è sempre stata una sfida enorme per me riuscirci e questa canzone mi ha aiutato a trovare un po’ di forza in più per farlo.
In “Forse dovremmo parlare” ho notato una sensibilità particolare verso il femminile e i sentimenti, è anche una canzone d’amore e di comprensione di alcuni stati d’animo non sempre facili da digerire, da cosa hai tratto aspirazione?
Avevo delle immagini impresse che mi avevano colpito che riguardavano proprio la ragazza del pezzo, è stata lei a suggerirmi la seconda strofa, descrivendo la difficoltà di mollare tutto e rischiare.
Girerai un video di “Forse dovremmo parlare”?
Abbiamo preparato un video lyrics molto rappresentativo, usciranno altri video nei prossimi mesi.
In “Forse dovremmo parlare” c’è il contributo del batterista Ash Soan, come è avvenuto l’incontro con lui?
Con Jacopo e Carlo avevamo il forte desiderio di avere il suo sound all’interno del brano, per descrivere al meglio anche con i suoni della parte ritmica l’idea iniziale del pezzo, la nostalgia e la malinconia di un rimorso tipica nei pezzi londinesi.
Parliamo ora del tuo precedente singolo, “21 marzo”, una biografia in musica, dalla tua nascita, il 21 marzo 1995, a oggi: una canzone emozionante, che hai portato alle audizioni live di Musicultura 2019, è un tuo ringraziamento musicale a chi ti ha dato la vita?
Esatto è come se fosse la mia carta d’identità, e volevo farlo partendo dai miei genitori, dai loro sacrifici e le storie che ci hanno aiutato ad unirci sempre di più in questi anni.
Oltre a essere polistrumentista e cantautore hai anche collaborato come autore con Giordana Angi per i brani del suo disco d’esordio, hai intenzione di continuare questo percorso scrivendo anche per altri artisti? Per chi ti piacerebbe scrivere?
Grazie a Isola degli Artisti abbiamo sempre la possibilità di collaborare con artisti giovani e di avere uno scambio continuo a livello di influenze musicali. Mi piacerebbe moltissimo scrivere con Daniele Silvestri e Jovanotti.
I due singoli che hai pubblicato faranno parte di un EP o di album di prossima uscita?
Stiamo preparando altri singoli per il momento, con la speranza che possano trovare uno spazio in un EP o un album, in questi casi il tempo ha la risposta in mano e bisogna avere molta pazienza nell’ascoltarlo.
Quando hai scelto di intraprendere la carriera musicale?
È stato principalmente a 15 anni mentre ero in macchina e ascoltavo un disco di Daniele Silvestri, mentre scorreva il brano ricordo la forte sensazione di aver voluto scrivere io quelle parole perché parlavano di me e lo facevano in un modo assoluto. Da lì ho cominciato a ricercare un mio linguaggio e soprattutto ad ascoltare quello che provavo giorno dopo giorno.
Roberta Usardi
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