“Fisica delle separazioni in otto movimenti” di Giacomo Sartori
“Quando ci si separa dopo essere stati tanti anni insieme è difficile capire chi dei due lascia l’altro, perché le cose sono sempre più complicate di quello che sembra, e chi lascia, o insomma ha l’apparenza di lasciare, può essere in realtà costretto dall’altro, e quindi è quest’ultimo, il lasciato, l’autentico lasciante.”
Giacomo Sartori nel suo romanzo “Fisica delle separazioni in otto movimenti” (Èxòrma, 2022, pp. 180, euro 16,50) racconta la complessità della fine del rapporto tra il protagonista e la moglie Mila dopo tanti anni di vita insieme, anni in cui sono stati l’uno la forza dell’altro, anni in cui hanno condiviso passioni, idee, speranze. È questo il tema principale del libro, che però pagina dopo pagina diventa un libro sulle separazioni, nel senso più ampio del termine.
Otto capitoli, otto movimenti come riporta il sottotitolo, nei quali l’autore approfondisce i diversi aspetti delle separazioni perché, con il passare del tempo, tante e spesso dolorose sono le separazioni che ci ritroviamo a dover affrontare e quella della fine di un rapporto di coppia è solo una delle tante.
Con una serie di flashback, la storia principale si intreccia alle altre separazioni vissute dal protagonista, alcune delle quali non completamente superate: quelle vissute da adolescente, quella dai luoghi di origine, quella dalle cose più amate e dalle persone più care, a partire dai genitori. È proprio a quest’ultima separazione che è dedicato il secondo movimento, la parte più forte, più dura del libro, quando il protagonista si trova ad accompagnare la mamma negli ultimi momenti di vita. Si tratta di una separazione questa, resa ancora più dolorosa perché “non risolta” per via delle tante cose non dette, delle parole pronunciate che non si sarebbero mai volute dire o di quelle mai pronunciate, per via di tutte quelle incomprensioni mai chiarite.
“Avrei voluto che mi dicesse qualcosa di intimo, che mi lasciasse un qualche messaggio. Che scambiassimo un paio di frasi di reciproca stima di incoraggiamento per i nostri rispettivi futuri. Un ringraziamento, un addio, una benedizione. Anche solo una parola, al limite. Qualcosa che compensasse la faglia che ci aveva separati.”
“Fisica delle separazioni” ci ricorda come ogni separazione si porta dietro il dolore delle separazioni precedenti, ogni distacco ci fa ricordare i distacchi precedentemente vissuti, anche quelli più lontani. Il libro, grazie al passo autobiografico, rende la narrazione intima e avvicina ancor di più il lettore ai tempi trattati: chi legge viene pienamente coinvolto e quasi obbligato a riflettere, movimento dopo movimento, non solo sulla fragilità umana ma soprattutto sulle reciproche responsabilità quando si conclude un rapporto.
Anna Lisa Coletta