“Ferlinghetti. Una vita” di Neeli Cherkovski
“La cosa bella di questo progetto che sembrava essere senza fine, fu che più conoscevo e scrivevo di Lawrence Ferlinghetti e più lo stimavo. E questo è il libro che ho scritto per celebrarlo.”
El Doctor Sax ci ridà tra le mani la straordinaria e dettagliata biografia di Lawrence Ferlinghetti dal titolo “Ferlinghetti. Una vita” (2022, pp. 352, euro 18, traduzione di Luca Moccafighe), pubblicata per la prima volta nel 1979, nell’edizione ampliata nel 2021 – anno della morte di Ferlinghetti – dallo stesso autore, l’agente letterario Neeli Cherkovski. La nuova edizione è arricchita da una nuova prefazione, una postfazione e un epilogo.
Una personalità poetica, quella di Ferlinghetti, che si forma grazie alle influenze in gioventù dei poeti popolari americani come Carl Sandburg o Edgar Lee Masters, e che arrivò a fondare, nel 1953, la libreria e casa editrice d’avanguardia e di nicchia City Lights.
“Ho vissuto a Big Sur e Parigi. Proprio come Henry Miller. Ma è quando arrivi a San Francisco che trovi davvero qualcosa che non vuoi più lasciare.”
La biografia attraversa tutta la sua vita – anzi, le sue vite – dalla nascita all’adolescenza, fino agli incontri cruciali e al suo divenire di poeta e intellettuale che ha dato voce alla Beat Generation, Cherkovski lo definisce “un anarchico sentimentale”.
È trascinante, coinvolgente e divertente questa vita, ma non piena di episodi insidiosi (pensiamo alla pubblicazione dell’opera “Urlo” di Allen Ginsberg e alle sue conseguenze) o di difficoltà e ci permette di attraversare il Novecento anticonformista con entusiasmo e con estrema vitalità. Una forza, un esempio, da leggere e rileggere, a ricordarci sempre che tutto è possibile.
Marianna Zito