“FAVOLE MONDIALI” – LE STORIE DI FURIO ZARA
Una raccolta di sessanta favole, il cui protagonista è un pallone. Un libro di “Favole Mondiali” (Baldini+Castoldi 2018, pp. 187, euro 20che attraversa la memoria del calcio italiano e non solo, pallonate di emozioni che solo chi ama veramente il calcio può capire. Furio Zara ce le racconta attraverso le sue parole e i bellissimi e ricercati disegni di Matteo Civaschi e dello suo studio H-57, ispirati dai campioni di sempre: Maradona, Pelé, Baggio, Buffon, Ronaldo e altri ancora che, distanziandosi di quattro anni, hanno reso speciale – ognuno alla sua maniera – un mondiale, a cominciare dalla grande passione di Lucien Laurient a Montevideoo nel 1930 fino ad arrivare a oggi.
E allora ci addentriamo in queste storie per grandi e piccini, che scavano nei ricordi dei nostri padri e ancora dei nostri nonni, che ci riportano a oggi nelle parole di figli e nipoti: leggiamo i timori degli arbitri, le difficili decisioni dei guardalinee, le rovesciate di Leonidas da Silva, il divino Ricardo Zamora, il divertente aneddoto dell’elastico di Pepin, l’Olanda meravigliosa di Cruijff, “la marmelada peruana”, il mitico simbolo di Italia ’90, il famoso urlo di Tardelli, e ancora la forza di Paolo Rossi, il “miracolo” della Mano de Dios, l’esordio di Messi il colpo di testa di Zidane e tanti altri episodi che rimarranno nella storia dei Mondiali di calcio.
E per finire uno spazio dove lasciare un ricordo o solo un pensiero legato a questa passione che, se comincia, non abbandona mai. Un libro “da leggere con un pallone a fianco” scrive Furio Zara e una volta arrivati all’ultima pagina “… vi accorgerete che il pallone che avete tenuto al vostro fianco vi ha fatto compagnia”.
Marianna Zito