“Fantasmi dello tsunami” di Richard Lloyd Parry
“Fantasmi dello tsunami” (Exorma Edizioni, pp. 324, euro 18) è il nuovo libro del corrispondente del The Times of London e scrittore Richard Lloyd Parry.
“Ero a Tokyo quel venerdi’ pomeriggio del terremoto e immediatamente sono andato nelle zone dello tsunami – dice Lloyd Parry – Un’intera costa spazzata via, il peggior disastro in termini di vite umane dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. La questione è come si possa catturare questo terribile evento: si può raccontarne solo una frazione.”
Il libro scorre lento, quasi a volersi contrapporre alla furia del mare che, quel pomeriggio dell’11 marzo del 2011, cambiò per sempre la storia del Giappone, ancora una volta. Una tragedia immane, in cui circa 18.500 persone persero la vita, travolte da un mare impazzito.
Tra i vari accadimenti, l’autore si sofferma sulla scuola elementare Okawa, nell’entroterra di Ishinomaki, che fu letteralmente spazzata via dalla furia dell’acqua, nonostante si trovasse a qualche chilometro dal mare. 78 bambini morirono sui 104 presenti a scuola il pomeriggio dell’11 marzo del 2011. Ishinomaki ha contato 3.097 morti e denunciato 2.770 dispersi. In tutto sono stati distrutti ben 50.000 edifici.
Il terremoto di Tōhoku, che prende il nome dalla regione del Giappone nord-orientale da cui ha avuto origine, è stato il più devastante nella storia della nazione. Ma il dramma non terminò lì. Poco dopo il disastro, i sopravvissuti traumatizzati hanno iniziato a vedere i volti delle vittime nelle pozzanghere, vagare per le spiagge e apparire alle loro porte e un alone di mistero si aggira ancora oggi su quella tragedia. Sono in molti ad affermare di vedere continuamente gli spiriti inquieti delle vittime, dal folklore locale già ribattezzati “fantasmi dello tsunami”.
È indubbio che la cultura giapponese, il dolore collettivo e l’inquietudine che accomuna chi ha vissuto quell’esperienza sconvolgente hanno lavorato insieme alla creazione questi fenomeni. Basti pensare ai circa cento tassisti della città che hanno affermato di aver preso a bordo passeggeri che si sono poi rivelati fantasmi. Una terra il Giappone in cui la relazione culturale dei propri abitanti con i fantasmi è molto forte, grazie a una tradizione insita nella religione shintoista, dove gli spiriti abitano tutte le cose animate e inanimate.
Ed è proprio questa influenza che traspare in ogni pagina della narrazione di questo evento sconvolgente. Un racconto forte e spirituale, a tratti surreale in cui emerge con chiarezza come sia i racconti dei sopravvissuti sia la narrazione di Richard Lloyd Parry appaiano agli occhi del lettore assolutamente sbalorditivi.
Salvatore Di Noia