“Eva” – L’attesa tragica di Eva Braun, di un altro giorno che mai arriverà alla Sala Cavallerizza di Milano
“Ma che stupida, stupida sono. Per dindirindina…” Eva Braun/Rossella O’Hara
In questo secondo episodio della trilogia “Innamorate dello Spavento”, Federica Fracassi è protagonista di un monologo fuori dagli schemi che mette in scena l’attesa, infinita e disperatamente tragica, di Eva Braun.
Come ci dice la Storia, Eva Braun è la donna che amò Adolf Hitler fino a sposarlo e poco dopo darsi insieme a lui la morte nel famigerato bunker di Berlino. Il suicidio, che Eva Braun aveva già tentato più volte nel corso della sua relazione con il Führer, incombe sulla sua vita sin dal loro primo incontro così come sullo spettacolo. Tutto ruota intorno al dialogo tra lei e la sua eroina di celluloide, la Rossella O’Hara di Via col Vento: due donne innamorate in attesa di un altro giorno che mai verrà, disposte a illudersi e a recitare, con gli altri e con se stesse, la parte di chi vuol credere la vita bellissima.
Federica Fracassi è a dir poco superlativa nel calarci in quell’epoca e nel riuscire a immergere gli spettatori in un’atmosfera claustrofobica dove tutto è gelido come la morte e accade sempre “dentro”, nel bunker della testa di una donna devota, ma soprattutto profondamente sola. Il suo delirio la porta a desiderare di essere come “la cagna di Hitler” solo per poterne leccare la mano; fino ad annientarsi, “con la voglia tremenda, la stupida voglia di essere almeno la cagna, rovesciata come lei a pancia all’insù a leccare la sua mano adorata”.
Dal punto di vista attoriale, la Fracassi (che attrice, “per dindirindina”…!) ci disegna il ritratto psicologico di Eva partendo dal “fuori”, dalla forma, dai movimenti tesi e nervosi, dal desiderio di un contatto fisico inappagato e impossibile, mettendo in scena la danza macabra dei rimpianti, “se solo…”, di una donna disperata. Rimpianti che, come le sue ceneri, sono destinate a volare per sempre via, Via col vento…
In scena al Teatro Litta di Milano, Sala Cavallerizza, fino al 27 ottobre 2019.
A.B.
Eva – di Massimo Sgorbani – regia Renzo Martinelli – con Federica Fracassi – dramaturg Francesca Garolla –– produzione Teatro i
Fotografia di Manuela Giusto