ETT esce con il singolo “Diamante”– L’intervista
“Diamante” è il titolo del nuovo singolo, uscito per Pulp Dischi, di ETT, all’anagrafe Gaya Misrachi, cantautrice triestina; nell’agosto 2019 venne pubblicato il singolo “Argento”, ma ETT ha alle spalle anche un disco, “Aloe” corredato da una raccolta di sue illustrazioni annesse. Un’artista su più fronti, a cui abbiamo fatto qualche domanda.
Da dove viene il nome ETT?
ETT è un tag che ho iniziato ad usare anni fa nei miei dipinti, inizialmente era un soprannome che mi aveva dato la mia migliore amica quando avevo 15 anni, mi era piaciuto e da li l’ho sempre utilizzarlo come nome d’arte.
Il singolo “Diamante” anticipa l’uscita di un EP di brani in italiano, saranno tutte canzoni scritte da te?
In questo periodo sto lavorando e componendo molto, ho dei nuovi singoli pronti che usciranno nei prossimi mesi sotto l’etichetta Pulp Dischi con cui sto collaborando da febbraio. Se il materiale sarà sufficiente e ne sarò soddisfatta, perché no, il mio sogno sarebbe di riuscire a pubblicare al più presto un album in italiano. I brani li scriverò io, scrivere e comporre per me è un’esigenza espressiva a cui non posso più rinunciare, in questo modo riesco ad entrare appieno nell’anima del pezzo.
Verrà girato un video di “Diamante”?
C’è un piccolo videoclip anch’esso fatto in casa, per il momento esiste solo la versione ridotta, fine a dare un’anticipazione del brano, ma nulla vieta di far uscire una versione completa in futuro.
In “Diamante” canti “mi sono persa dentro il riflesso del mondo”, qual è il riflesso del mondo a cui ti riferisci?
Per riflesso del mondo intendo la società, perdersi nel riflesso del mondo varrebbe a dire per me perdere il contatto con la nostra vera natura ed identità, cosa che invece abbiamo ben chiaro quando siamo bambini.
Hai pubblicato già un album, “Aloe”, nel 2019 e hai scritto canzoni in inglese, poi sei passata all’italiano, come scegli in quale lingua comporre?
Il cambiamento all’italiano viene dall’esigenza di esprimermi e rivelarmi con la più totale sincerità nella stessa lingua in cui penso e comunico quotidianamente. Devo dire che non è molto facile, è completamente diverso dallo scrivere in inglese, ma mi son sempre piaciute le sfide, soprattutto nell’ambito lavorativo.
Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Bjork, Nina Hagen, Enia sono alcune delle artiste da cui prendo ispirazione fino a Brian Eno, Chinese man, Mozart, Tchaikovsky, James Blake per quanto riguarda la produzione musicale.
Oltre a cantautrice, sei anche artista figurativa, infatti hai curato la copertina del singolo “Diamante”, racconti come è arrivata questa idea e come vivi la connessione tra musica e artwork?
Ho sempre curato molto la parte visiva perché nel momento della composizione parto da un’atmosfera o un’immagine ben precisa che poi cerco di ricreare in musica, come se fosse un ‘’dipinto musicale’’. Quindi per me questa parte è fondamentale per riuscire a trasmettere a 360° quello che è il mio immaginario artistico, ovviamente poi ci trovo pure molto divertimento ad occuparmene personalmente. Per quanto riguarda la copertina di ‘’Diamante’’ ho dovuto occuparmene per forza di cose, essendo chiusi in casa durante il periodo della quarantena, così mi sono arrangiata con quello che avevo, utilizzando uno spazzolino da denti con degli intagli sul manico per ricreare l’effetto del diamante.
Roberta Usardi
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